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L'evento

Sant'Ormisda, uomo di pace. La mostra dedicata al patrono

Fino al 3 aprile nelle sale espositive della villa comunale una raccolta di opere per rendere omaggio al papa che quindici secoli fa ricompose la frattura tra l'Occidente e l'Oriente

A 1.500 anni dalla morte di papa Ormisda, santo patrono di Frosinone con suo figlio Silverio, la comunità frusinate celebra l'Anno Giubilare Ormisdiano, che si concluderà il 20 giugno 2024, indetto dal nostro vescovo, mons. Ambrogio Spreafico, con una mostra ospitata fino al 3 aprile nelle sale della villa comunale del capoluogo.
Una mostra di arte sacra, curata dal prof. Alfio Borghese, con le varie effigi del santo, che vanno da quella donata alle famiglie frusinati in occasione della benedizione pasquale a quelle più antiche, a quelle degli artisti dell'epoca.

All'interno degli spazi espositivi, a padroneggiare è la statua di papa Ormisda, quella che viene portata in processione, con accanto le rappresentazioni della vita e della morte di Gesù, della Vergine Maria e dei santi. E poi ci sono le opere, sia di artisti ciociari, sia di pittori da tutto il mondo. In mostra anche tre opere provenienti dal Museo diocesano di Ferentino e la stola con l'effige di Ormisda.

Presenti al vernissage del 21 marzo il curatore Alfio Borghese, il sindaco Riccardo Mastrangeli, il vicario di Frosinone don Pietro Jura (che ha portato i saluti del vescovo Ambrogio Spreafico, impossibilitato a partecipare) e il parroco di Santa Maria Assunta don Paolo Cristiano. «Sant'Ormisda è un uomo di pace. È l'uomo che quindici secoli fa, in tempi sicuramente molto cruenti, fu l'attore protagonista della riconciliazione della chiesa di Occidente con quella di Oriente – ha spiegato il sindaco Riccardo Mastrangeli – e noi lo invochiamo in modo particolare in questo momento che sta attraversando l'umanità. Voglio ringraziare i tanti artisti che hanno voluto omaggiare la città di Frosinone della possibilità di ammirare le loro opere».

Alfio Borghese ha presentato le opere provenienti dal Museo diocesano di Ferentino e ha voluto ringraziare in modo particolare Giuseppe Morano e Alessandra D'Amico per aver allestito la mostra. «L'arte sacra ultimamente sta vivendo un periodo difficile, si fa poco – ha spiegato il vicario di Frosinone don Pietro Jura – Su Ormisda c'è pochissimo nell'arte, abbiamo solo qualche incisione del 500 e del 600. A Frosinone praticamente nulla, a parte questo quadro novecentesco/ottocentesco circa, ma non abbiamo altre cose. L'anno giubilare di Sant'Ormisda è una bella occasione per scoprire questo personaggio, uomo di dialogo, per molti». La mostra, che è patrocinata dalla Regione Lazio, dalla Provincia e dal Comune di Frosinone, è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 16 alle 19 fino al 3 aprile.

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