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L'evento

Jago, lo scultore ciociaro da studente ad Accademico d'Onore: il video

L'artista Jacopo Cardillo ha ricevuto il titolo ieri mattina nel Palazzo Tiravanti. L'Accademia di Belle Arti ha celebrato un talento di fama internazionale

Un'artista fuori dagli schemi, provocatore e ideatore al tempo stesso: Jacopo Cardillo, meglio conosciuto con il suo nome d'arte Jago, è stato protagonista d'onore ieri mattina all'Accademia di Belle Arti di Frosinone. L'artista ha ricevuto una doppia onoreficenza: Accademico d'onore e Ambasciatore del territorio ciociaro nel mondo.

Studenti, docenti, autorità, ma anche tanti frusinati, si sono riuniti nel palazzo Tiravanti attratti dal talento del giovane. Ad aprire la cerimonia il presidente dell'Accademia di Belle Arti Giorgio Bartolomucci e la direttrice Loredana Rea, assente fisicamente, ma ha voluto comunque essere presente intervenendo con un video.

La lectio magistralis
La mattinata è proseguita con una lezione "speciale" che ha visto protagonista Jago intervistato dal professore Bruno Di Marino. Jacopo è un artista a 360 gradi che attraverso i suoi canali social, riesce a ricreare vere e proprie mostre virtuali, accessibili a tutti attraverso un semplice smartphone. Non sono mancati aneddoti sul suo percorso di studi in Accademia, risalenti ormai a quindici anni fa. Dalle prime opere, realizzate proprio nelle aule che ha ripercorso l'artista ieri mattina, al successo che hanno raggiunto più tardi. La scultura su papa Benedetto XVI è stata al centro della discussione. Un'opera giovanile e successivamente rielaborata nel 2016 e che di fatto è diventata uno dei suoi lavori più famosi. «Anche il busto di papa Ratzinger l'ho iniziato in Accademia nel 2007. Eravamo nella sede vecchia di viale Mazzini, lavoravo lì davanti nel piazzale e impolveravo le macchine parcheggiate. Insomma quando finivo dovevo anche lavarle – ha raccontato Jago – "Il papa si è spogliato", così mi scrisse mio padre in un messaggio». Da quel momento è scattata l' idea all'artista di scolpire la figura nuda del papa dimissionario. «Realizzare un'opera da zero non era la stessa cosa – ha spiegato l'artista – Comprai così un telefono, il mio primo iphone, per realizzare un video e immortalare quel momento. Il video è fondamentale, nella narrazione nel dietro le quinte del processo, per questo motivo ho deciso di realizzare una galleria online».

Dal 12 marzo Palazzo Bonaparte a Roma ospita la prima grande mostra dedicata a Jago. Una serie di opere realizzate fino ad oggi, dai sassi di fiume scolpiti, passando per creazioni meno recenti ma comunque importanti, quali il ritratto di Papa Benedetto XVI (Habemus Hominem). Insomma un artista che dalla provincia è riuscito a imporsi da anni sulla scena italiana ma anche internazionale.

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