Spazio satira
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04.03.2018 - 17:01
Ci sono tutti i presupposti affinché quella odierna venga ricordata come quella delle elezioni più caotiche e difficili della storia repubblicana. Le lunghe file ai seggi, stando al riscontro della percentuale dei votanti, sembrano non essere dovute ad improvviso ritorno di fiamma degli italiani verso la partecipazione, ma all'organizzazione della giornata elettorale. Tanti i problemi che costringono a perdite di tempo evidentemente non calcolate. A cominciare dal bollino antifrode apposto sulle schede di Camera e Senato. Un marchingegno macchinoso che costringe a lunghe annotazioni il personale del seggio e che probabilmente risolve soltanto una parte dei meccanismi di broglio. Per non parlare poi del pericoloso dispositivo che pare permetta l'entrata e l'uscita obbligatoria, nei plessi dove sono ubicati i seggi, nello stesso portone. Disposizione quest'ultima che, in presenza di file verso seggi diversi, provoca disordine, caos e un pericoloso sovraffollamento. Segnalazioni di disagi giungono da ogni parte della provincia: da Cassino a Ceccano, dal capoluogo a Veroli. Ma i problemi maggiori sono previsti nelle prossime ore. Quelle del tardo pomeriggio nelle quali, di consueto, si reca a votare la maggioranza degli elettori. Sarà molto difficile, dunque, che i seggi possano chiudere per le 23 con conseguenti ritardi nell'inizio delle operazioni di spoglio che presumibilmente andranno a cominciare ben oltre l'orario previsto.
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