Spazio satira
Emergenza sanitaria
23.04.2020 - 10:14
Aumenta ancora il numero di tamponi praticati in provincia di Frosinone. Ormai la misura viene utilizzata a tappeto e negli ultimi giorni ne sono stati effettuati anche più di 300 ogni ventiquattro ore. Elevando ulteriormente la media, già alta, di 250-280.
L'obiettivo, dichiarato, è quello di provare ad individuare sempre più asintomatici. Perché la strategia è chiarissima: il modo più efficace per prevenire le infezioni è rompere le catene della trasmissione. Bloccare il contagio sul nascere.
Per farlo è fondamentale testare e isolare le persone che risultano positive al Covid-19. Impossibile fermare la pandemia se non si sa chi è infetto. E in attesa dei test sierologici rimane il tampone lo strumento più efficace per restringere gli spazi al Coronavirus.
Il punto di svolta è stato rappresentato dal servizio "Drive Through", il tampone praticato in automobile presso la tensostruttura allestita nel parcheggio della Asl (lato depuratore). Lì vengono effettuati 80 tamponi al giorno. All'inizio venivano chiamate soltanto le persone positive che erano in sorveglianza domiciliare.
Quelle che cioè hanno bisogno di due tamponi a distanza di non meno di 24 ore per accertare l'avvenuta negativizzazione. Ma poi si è passati a testare anche tutti coloro che facevano parte di link epidemiologici, perché venuti a contatto con persone positive. Quindi il passaggio successivo, quello che si sta rivelando già decisivo, vale a dire lo screening di operatori sanitari e dei servizi essenziali. In questi giorni sono stati testati operatori delle Forze dell'ordine e della Protezione civile per esempio. Oltre che medici e infermieri, non soltanto ospedalieri. Evidente che il numero contenuto di nuovi casi positivi è un segnale di non poco conto. Non è neppure escluso che nel tempo questo tipo di test possa essere ripetuto a chi opera nella sanità e nei servizi essenziali. Potrebbe rappresentare altresì un modo per capire e studiare le dinamiche della pandemia sul territorio.
Però negli ultimi giorni sono stati pure effettuati tra i 50 e i 60 tamponi a domicilio. In concomitanza peraltro con l'operatività delle unità speciali di continuità assistenziale regionale. Le Uscar. Insomma, le unità composte da quelli che sono stati già ribattezzati "i cacciatori del virus". Una novità che vede protagonisti i medici di base. In ognuno dei quattro Distretti dell'Azienda Sanitaria è stato costituito un coordinamento Covid-19. E sono proprio queste Unità ad effettuare i controlli domiciliari dei malati o sospetti contagiati di Coronavirus. Fa tutto parte di una fase diversa del contrasto al virus, quella caratterizzata dallo spostamento del baricentro dall'ospedale al territorio. Infatti c'è stato un deciso coinvolgimento dei medici di famiglia.
Alle persone che sono in sorveglianza vengono dati dei telefonini dedicati, con una App specifica. Insomma, è utilizzata la telemedicina, con la sorveglianza e il monitoraggio a distanza. Il paziente, dopo essersi registrato su una apposita piattaforma, potrà interagire con la centrale di ascolto, mentre la notte ci sarà l'opzione di un collegamento con la Guardia medica. Nel kit c'è anche un pulsossimetro, strumento completamente automatizzato capace di misurare il grado di saturazione di ossigeno all'interno del sangue. Inoltre, verrà rilevata la temperatura corporea due volte al giorno.
Poi ci sono naturalmente i tamponi che vengono praticati quotidianamente presso il reparto di Biologia molecolare dell'ospedale Fabrizio Spaziani. Dal sedici marzo scorso. Si viaggia ormai sugli oltre 7.500 tamponi effettuati in totale in Ciociaria. Va detto che il numero non corrisponde a quello dei soggetti "testati". Se a una persona viene effettuato un primo tampone (che lo dichiara positivo al virus) e poi altri due (per certificarne l'uscita dalla malattia), il dato dei tamponi sale di tre unità. Dunque, non è un dato pienamente significativo per definire il rapporto tra numero di tamponi effettuati e nuovi casi riscontrati. Però indubbiamente la disparità di cifre (300 tamponi al giorno e meno di 10 nuovi casi) è un fattore che conferma come la strada intrapresa sia quella giusta.
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