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La testimonianza

Echi ciociari in Lombardia, l'ing. Zeppieri: «Temo altri picchi di contagi»

Il frusinate vive da 3 anni a Cinisello Balsamo ed è testimone in prima linea di una situazione cui nessuno avrebbe creduto pochi mesi fa. Le sue preoccupazioni

Da tre anni vive a Cinisello Balsamo, periferia di Milano, linea del fronte nella lotta al Covid-19.
Ieri per la Lombardia è stata un'altra giornata drammatica: 2.543 i nuovi casi registrati nell'arco di 24 ore; i pazienti che non ce l'hanno fatta sono stati 4.861, in un solo giorno si sono contate 387 vittime. Roberto Zeppieri, ingegnere elettronico frusinate, è sales executive presso la Florence Consulting, società di consulenza informatica, ed è testimone in prima linea di una situazione cui nessuno avrebbe creduto pochi mesi fa.

Che percezione c'è della situazione tra le gente? Paura, incredulità, rassegnazione? «Sicuramente preoccupazione. Io stesso sono preoccupato per la situazione lavorativa, sociale, e di cosa comporterà questo quando tutto sarà finito. Le persone stanno per la maggior parte rispettando le regole dettate dalle autorità».

C'è fiducia nelle istituzioni? Tutto è stato fatto come si doveva?
«Il mio timore più grande è che possano verificarsi più picchi di contagi, che possano allungare la quarantena. Qui al Nord sono state adottate presto le misure restrittive, in altre parti d'Italia i contagi stanno aumentando in questi giorni. Ora più che mai bisogna rispettare le regole».

Come stai gestendo la tua vita in questi giorni?
«Sono già diverse settimane che la mia azienda ha deciso di adottare lo smart working.
Riesco a rimanere in contatto con clienti e fornitori via videoconferenza, sono abituato a gestire la quotidianità attraversoil web, attraverso le tecnologie che abbiamo a disposizione.
Cerco di mantenermi aggiornato sulla situazione attuale e di sfruttare questo tempo a disposizione leggendo libri, studiando, suonando la chitarra, la mia passione, e videochiamando i miei familiari ei miei amici sia qui a Milano sia a Frosinone».

Pensi che quando tutto sarà finito nulla sarà più come prima?
«Penso che riprendere la normalità sarà piùcomplicato. Ci vorrà anche un po' di tempo.
Stiamo vivendo una crisi senza precedenti ma sono fiducioso che presto potremo tornare alle nostre vite e a rimboccarci le maniche per tornare più forti di prima».

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