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Il caso

Il coronavirus non ferma gli sciacalli: si profila un mercato nero delle mascherine

Presidi venduti con un rincaro anche del 1500%. Codici invita i consumatori a segnalare aumenti ingiustificati dei prezzi e comportamenti scorretti dei professionisti

Neanche un'emergenza mondiale come quella del Coronavirus ferma gli sciacalli.
Non possono essere definiti in maniera diversa quelli che stanno approfittando della
condizione di grave difficoltà e paura dei cittadini per aumentare gli incassi
applicando aumenti sconsiderati a prodotti richiestissimi come le ormai famose
mascherine.

"Stiamo ricevendo segnalazioni – dichiara l'avvocato Ivano Giacomelli, Segretario
Nazionale di Codici – da parte di cittadini che pagano cifre esorbitanti per una
mascherina. Abbiamo casi di rincari che arrivano addirittura al 1500% ed anche
proteste per chi ha fatto un acquisto presso un rifornitore ufficiale e si è visto negare
lo scontrino dal titolare. Questo è un altro aspetto che preoccupa, perché le
mascherine sono diventate una merce rarissima e non vorremmo che dietro ci fosse
una strategia volta a far aumentare ancora di più i prezzi.

Quello che si sta profilando è un mercato nero in piena regola. Invitiamo i consumatori a segnalarci aumenti ingiustificati dei prezzi e comportamenti scorretti da parte dei professionisti. Stiamo già raccogliendo del materiale che gireremo alla Guardia di Finanza affinché possa
effettuare tutte le verifiche del caso e punire chi specula sull'emergenza". I consumatori possono inviare le loro segnalazioni all'indirizzo di posta elettronica
segreteria.sportello@codici.org.

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