Spazio satira
La vicenda
28.02.2020 - 10:00
Sono migliorate le condizioni di Francesco Castaldi, il ventisettenne di Marina di Minturno investito dalle ruote del carro allegorico sul quale si trovava e che aveva partecipato al Carnevale Campagnolo. I medici dell'ospedale San Camillo, dopo l'operazione dell'al tra notte, hanno notato segnali incoraggianti di ripresa per il giovane, tenuto in coma farmacologico. La prognosi, ovviamente, resta riservata ma se tutto dovesse continuare così c'è la possibilità che venga sciolta anche a breve.
Sui social si susseguono i messaggi di incoraggiamento a Francesco da parte di amici econoscenti. Intanto gli agenti della polizia locale di Minturno continuano gli accertamenti, tesi a fare chiarezza sull'accaduto e soprattutto a verificare se ci sono responsabilità di terzi.
È confermato il fatto che il Castaldi sia scivolato dal carro che aveva appena svoltato dal lungomare all'altezza di via Filippo Signore. L'incidente si è consumato in pochissimi istanti, tanto che il conduttore del veicolo che trainava il carro, non ha avuto il tempo di fermare la marcia ed evitare l'in vestimento.
Una corposa documentazione dell'accaduto è stata inviata al magistrato competente della procura di Cassino dalla polizia locale, che ha ricostruito la dinamica ma non è escluso che, a breve, ci possano essere degli sviluppi di carattere giudiziario. Intanto dal Comune è giunto un messaggio da parte del presidente dell'assise, Giuseppe Tomao, che ha parlato anche a nome di tutto il consesso civico. Tomao, che ha curato nei minimi dettagli l'intera organizzazione del Carnevale di Scauri, ha espresso vicinanza al ragazzo ferito ed alla famiglia, con la quale è in stretto contatto per seguire l'evolvere dello stato di salute di Francesco.
«A nome di tutto il consiglio comunale di Minturno - ha affermato il presidente del consiglio - esprimo la nostra vicinanza a Francesco eda i genitori Domenico e Ciretta. Di fronte a questi eventi c'è poco da dire. L'accaduto è una fatalità che ha scosso l'intera comunità. Per ora dobbiamo solo affidarci alla bravura dei medici del San Camillo ed al Signore, con l'augurio di riavere Francesco presto tra noi»
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