Spazio satira
La tragedia
10.01.2020 - 07:30
Da Roma, dove vive per motivi di studio, stava chattando con gli amici per capire cosa era successo in piazza Mattej. Così, il giovane di 29 anni, figlio unico della coppia di insegnanti uccisi ieri sera, ha saputo di quanto accaduto ai suoi genitori. «Ho letto ed ho visto che è successo qualcosa di grave, qualcuno mi sa dire cosa è accaduto? Sto provando a contattare i miei, ma non rispondono» la frase che gli amici hanno letto sui loro smartphone.
Forse nessuno ha avuto il coraggio di dire cosa effettivamente fosse successo, o forse non si era ancora a piena conoscenza della portata del tragico evento. Così Francesco, studente della facoltà di Fisica presso l'università "La Sapienza", non trovando risposta si è rivolto ad un parente stretto. Che in quel momento era insieme ai carabinieri, al lavoro per i rilievi e per l'avvio delle indagini.
Ai militari è toccato il delicatissimo compito di comunicare al giovane quanto accaduto. Al ragazzo, in uno stato di comprensibile choc e costernazione, non è rimasto altro da fare che rientrare in tutta fretta a Formia per sincerarsi di tutto quello che è accaduto in una giornata semplicemente incredibile nella sua drammaticità.
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Una giornata di quelle che sono destinate a cambiare la vita, e purtroppo per lui in senso fortemente negativo: perdere entrambi i genitori nel giro di pochi minuti. È toccato invece alla sindaca Paola Villa prendere il primo, difficile e al tempo stesso delicatissimo contatto con Filippo, fratello di Giuseppe, impiegato presso il Comune di Formia negli uffici della centralissima Via Vitruvio, per comunicargli il tristissimo fatto. Il primo cittadino, in quel momento al lavoro presso il palazzo comunale, appena saputo di quanto successo è salito al piano di sopra e ha parlato con il dipendente. Per poi raggiungere il luogo della tragedia.
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