Il caso
29.11.2019 - 14:00
Bollette idriche non recapitate, dopo Isola del Liri la protesta sale forte da Veroli. Su iniziativa del sindaco Simone Cretaro, il tema è stato affrontato alla prima riunione della nuova consulta d'ambito di Ato5. Dopo la conferenza dei sindaci del 10 ottobre che ha provveduto alle nomine, si sono riuniti i sindaci di Cassino, Veroli, Ceprano, Fiuggi, Pico, Sgurgola e, per i centri più piccoli, Castelnuovo Parano.
Non solo Veroli
«Avevo fatto una diffida e chiesto la convocazione d'urgenza della consulta d'ambito», spiega Cretaro. Nel corso della riunione sono stati discussi «i numerosi disagi derivanti dal disservizio, oltre alla questione relativa ai distacchi per gli utenti morosi», si legge in una nota della consulta, presieduta dal presidente della Provincia Antonio Pompeo.
La posizione di Nexive
A sua volta Nexive si difende affermando che «si è subito attivata per effettuare controlli approfonditi sui flussi di corrispondenza degli ultimi mesi in Ciociaria dove l'azienda opera per comprendere le effettive problematiche nel recapito. Le criticità emerse sono dovute a un processo di riorganizzazione in corso all'interno dell'azienda e delle filiali locali, alla conformazione del territorio e alla toponomastica non sempre chiara. Spesso, infatti, in queste zone mancano indicazioni chiare sulle vie e i numeri civici».
Nexive si dice «in contatto costante con Acea per risolvere i disservizi in corso e garantire ai cittadini gli standard qualitativi di efficienza che contraddistinguono l'operato dell'azienda.
Il servizio universale subentra nel recapito solo in quelle località non coperte dalla rete di Nexive. L'affido a Poste italiane è quindi a monte e del processo di recapito e mai a valle».
Cretaro soddisfatto
Il sindaco di Veroli Simone Cretaro parla «di un importante risultato che ha posto fine ad un comportamento che ha causato disagi e danni a numerosi cittadini incolpevoli.
Acea ha riconosciuto l'esistenza di problematiche relative alla ritardata o mancata consegna delle fatture, e, di conseguenza, l'incolpevole ritardo dei cittadini nei pagamenti».
Il sindaco enumera «qualche decina di casi di cui ho conoscenza diretta», riguardo ai distacchi per bollette non ricevute. E sgombra i dubbi sul fatto che, alla base del disservizio, possano esserci problemi di toponomastica. «Non è una giustificazione che può essere sostenuta - dice - Si tratta di rapporti vecchi, anche di quindici anni, per cui se l'anno scorso non c'era il problema della consegna, il problema è di quest'anno. Ma nel 2019 la toponomastica non è cambiata». (Ha collaborato Annalisa Pantone)
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