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Truffa sugli immigrati: sotto la lente le cassette di sicurezza

Ascoltati ieri mattina gli altri coinvolti nell'inchiesta "Welcome to Italy" sulla gestione dei richiedenti asilo. Quasi tutti hanno scelto la strada del silenzio

Interrogatori davanti al gip, seconda parte: cinque restano in silenzio, due spiegano. Si è tenuta ieri mattina in procura la seconda parte degli interrogatori di garanzia per i coinvolti nell'inchiesta "Welcome to Italy" condotta in perfetta sinergia da polizia e finanza, guidati dal procuratore D'Emmanuele e dal sostituto Mattei. Gli indagati sottoposti alla misura cautelare (tra obbligo di firma e divieto di condurre attività imprenditoriale per un anno) hanno perlopiù preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.

Nel dettaglio, a scegliere la strada del silenzio sono stati Lucio Secondino, rappresentato dagli avvocati Sandro Salera, Paolo Marandola e il fratello Dino, rappresentato dall'avvocato Giarnico Ranaldi; l'ex sindaco di Rocca D'Evandro, Angelo Marrocco, assistito dagli avvocati Domenico Buzzacconi e Massimo Di Sotto (nei confronti del quale le difese, che stanno pensando al Riesame, hanno sottolineato la mancata contestazione del vincolo associativo); Luca Imondi, rappresentato dall'avvocato Ernesto Di Vizio; e Francesco Mosillo, rappresentato dagli avvocati Vincenzo Vittorelli e da Stellato.

A spiegare le proprie posizioni e a controbattere alle contestazioni, invece, sono stati il sindaco di Sant'Agapito, in provincia di Isernia, Giuseppe Di Pilla - rappresentato dall'avvocato Mariella Antonelli - e il funzionario di Rieti, Michele Murante. Documenti alla mano, hanno spiegato e ribattuto alle contestazioni del gip di Croce.

Cassette sotto la lente
Intanto, vanno avanti i sequestri per equivalente da parte dei militari della Guardia di Finanza guidata dal colonnello Rapuano e dagli uomini del vice questore Mascia. Il valore dei sequestri preventivi finalizzati alla confisca disposti dalla procura sfiorano i tre milioni di euro.

Ora sotto la lente sono finite anche le cassette di sicurezza negli istituti di credito: in una, aperta ieri, sono stati rinvenuti alcuni orologi di pregio non sottoposti a sequestro. Le attività collegate alle complesse indagini non sembrano ancora essere finite.

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