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La sentenza

Omicidio Gloria Pompili, la madre: "Ho sempre pensato a tre condanne"

La donna, come ha spiegato più volte, ora vorrebbe rivedere i due nipoti che sono stati giudicati adottabili. Esulta l'unico assolto: "Ho sempre creduto nella giustizia"

"Ho sempre creduto nella giustizia italiana, mi fidavo e ho sempre creduto nella mia assoluzione". Sono queste le prime parole pronunciate da Hady Saad Mohamed (compagno di giovane assassinata) assolto nel processo per l'omicidio di Gloria Pompili.

Per lui la pubblica accusa e il Procuratore Aggiunto Carlo Lasperanza avevano chiesto la condanna a 12 anni di reclusione, mentre il suo difensore, l'avvocato Antonio Ceccani, l'assoluzione perché ritenuto completamente estraneo al contesto criminale.

Al termine del processo, il fratello, che è stato condannato a 24 anni, gli ha mandato un bacio. Saad Mohammed Elesh Salem, compagno della zia di Gloria, Loide Del Prete, ha partecipato a tutte le udienze sempre nello stesso modo: volto pulito con la barba fatta, occhiali e camicia bianca. Quando è stata letta la sentenza di condanna non ha battuto ciglio ed è rimasto impassibile. 

Non era presente invece Loide Del Prete. Alla lettura della sentenza  la madre di Gloria Pompili si è commossa. I giudici hanno disposto anche il risarcimento delle parti civili, rappresentati dagli avvocati Tony Ceccarelli e Maria Pia Coreno, da definirsi in separato giudizio, disposta una provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro. "Pensavo a tre condanne", ha detto la madre di Gloria, a cui piacerebbe come ha spiegato più volte, rivedere i due nipoti che adesso sono adottabili.  

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