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Le reazioni

Il 'tesoro' del Bambinello: all'alba gli inquirenti invadono il paese

Giornata molto movimentata quella di ieri a Gallinaro. Il primo cittadino Mario Piselli assicura: la nostra amministrazione non c'entra nulla

Giornata molto movimentata quella di ieri a Gallinaro. Il paese ha avuto sentore che fosse successo qualcosa già dalla prima mattinata quando auto dei carabinieri, della polizia e della guardia di finanza sfrecciavano per le strade, soprattutto quelle che conducevano al santuario dedicato al culto del Bambinello. Subito le voci e i si dice hanno iniziato a rincorrersi anche perché molti collegavano quanto stava accadendo con i fatti avvenuti un anno fa con le indagini degli inquirenti che avevano coinvolto il Comune di Gallinaro.

«Né il Comune né l'amministrazione di Gallinaro è coinvolta nelle operazioni di polizia di oggi (ieri, ndr)», sono le parole del sindaco Mario Piselli, che ci tiene a precisare anche «che alcuni rappresentanti delle forze interessate all'opera zione si sono recati negli uffici del Comune solo per chiedere di potereffettuare dellefotocopie,cosa che gli è stata permessa».
Alla domanda se avesse notizie riguardo la presenza degli inquirenti a Gallinaro, il sindaco risponde: «Delle indagini che gli organi di polizia stavano conducendo non so nulla. Ribadisco che in mattinata ero in Comune e l'unico contatto con la polizia è stato quando sono venuti per le fotocopie». Ancora non sa che tra i quindici indagati figura anche un'impiegata comunale della quale gli inquirenti starebbero passando al setaccio il conto corrente e il cellulare. Comunque, dalla prima mattina e fino al pomeriggio inoltrato, il centro del paese e i residenti hanno vissuto una giornata densa di avvenimenti.

«Abbiamo avuto la sensazione che in punti sensibili c'erano come piantoni a sorvegliare le strade e la zona», racconta un residente; «Abbiamo pensato che la loro presenza fosse per proseguire le indagini avviate l'anno scorso», gli fa eco un altro cittadino. Mentre il sindaco Piselli ripete: «Penso proprio che la presenza delle forze inquirenti non riguardasse il Comune», a voler sottolineare l'estraneità della sua amministrazione in quello che vede Gallinaro assurgere alle cronache giudiziarie per la seconda volta in meno di dodici mesi. «Speriamo però che la tranquillità di una volta torni presto tra queste case» è l'augurio di un pensionato.

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P
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