La vicenda
29.06.2019 - 13:00
Non sempre lo stalker indossa giacca e pantaloni. A volte, molto più raramente, dopo la fine di una relazione sentimentale, è la donna a diventare ossessiva, minacciosa e anche aggressiva.
La stalker in gonnella non si era rassegnata alla fine della storia d'amore. Così, da gennaio ad aprile del 2018, avrebbe reiteratamente molestato il vecchio fidanzato di 67 anni.
In base alla ricostruzione della procura, la donna si sarebbe appostata sotto casa dell'uomo suonando insistentemente il campanello o il clacson nel tentativo di farsi aprire le porte di casa.
Avrebbe tempestato di chiamate l'uomo e i suoi genitori, offendendoli pesantemente. Avrebbe anche lasciato dei biglietti indirizzati sia all'ex che ai vicini di casa.
In un'occasione, secondo la denuncia, la donna avrebbe compiuto degli atti di violenza colpendo con due pugni, alla mandibola e alla nuca, e con due ginocchiate alla schiena il suo ex. In un altro episodio ancora la donna avrebbe imbrattato con un pennarello il muro di casa del fidanzato. E dunque provocando allo stesso uno stato d'ansia per il timore di nuovi atti contro la sua persona o i familiari, per l'accusa si sarebbe integrato il reato di stalking. Da qui il rinvio a giudizio della donna.
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