Spazio satira
L'operazione
19.06.2019 - 18:30
Continuano i controlli serrati condotti dai carabinieri della Compagnia di Terracina diretta dal capitano Vivona, tesi a bloccare la circolazione di sostanze stupefacenti sui Lepini. In questo contesto, l'operazione mirata condotta dai militari dell'Arma di stanza nella Stazione di Maenza, guidati dal luogotenente Fucci, in collaborazione con un collega del Nucleo operativo e radiomobile di Terracina, sono riusciti a intercettare e fermare un indiano, da tempo in Italia senza fissa dimora, che custodiva sostanze stupefacenti di vario genere.
Nello specifico, il 31enne aveva con sé 10 grammi di eroina suddivisi in due diversi ovuli e quattro grammi di anfetamine; per questo motivo è stato arrestato in flagranza di reato per possesso di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
È la seconda operazione del genere condotta dagli stessi militari, sempre seguendo la pista del canale indiano dello spaccio. Il 31enne, già conosciuto dalle forze dell'ordine, è stato fermato e sottoposto a perquisizione personale appena sceso da un treno nella stazione ferroviaria di Fossanova, a Priverno. Lo stupefacente è stato sottoposto a sequestro, mentre l'arrestato, espletate le formalità di rito, è stato condotto nella casa circondariale di via Aspromonte, a Latina, dove rimarrà ristretto a disposizione dell'autorità giudiziaria, così come stabilito dal pubblico ministero del Tribunale di Latina di turno al momento dell'arresto, ossia intorno alle 21 di lunedì scorso.
Come detto, l'operazione segue di pochi giorni due precedenti analoghi: il primo quando gli stessi carabinieri di Maenza, seguendo un'altra pista risultante da attività investigativa, sono riusciti, sempre in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Terracina, ad assicurare alla giustizia un altro indiano, colto in flagranza del medesimo reato di spaccio a Borgo Hermada.
Il secondo, a carico di un italiano, messo a segno sempre dalla pattuglia della Stazione guidata dal maresciallo maggiore Fucci, a Ceriara di Priverno, seguendo la pista di alcuni assuntori di Maenza.
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