La replica
11.05.2019 - 12:00
Bambina nata morta, si difende dalle accuse l'ostetrica finita sotto processo. Dopo l'udienza di lunedì nella quale sono stati sentiti i consulenti tecnici del pubblico ministero, l'avvocato Tony Ceccarelli, che assiste Renata Battisti, punta la propria linea difensiva sul fatto che «dalle 8.49 fino alle 10.04, come confermato dai periti della procura, le condizioni del feto erano soddisfacenti e non vi era alcuna situazione di allarme». In tale spazio di tempo, sostiene l'avvocato, la propria assistita ha «prestato completa assistenza alla partoriente sollecitando più volte l'intervento dei medici, tanto che gli atti dimostrerebbero che l'ostetrica non ha affatto atteso il tracollo della situazione a braccia conserte risultando che la stessa aveva già per tempo avvisato i medici del reparto e ciò avveniva non appena iniziato il proprio turno alle ore 7.
Vi è da dire che proprio il dottor Mariani, consulente del pubblico ministero, scrive nella propria relazione che la cardiotocografia del 30 luglio 2016, con inizio alle ore 4.22, evidenziante anomalie del tracciato, non venne adeguatamente interpretata da chi in quel momento assisteva la paziente e tra questi non vi era certamente l'imputata che iniziò il turno alle ore 7.
Alla prossima udienza, il 2 ottobre, ci sarà l'audizione del consulente dell'imputata, il professore Maurizio Bresadola, docente di Ginecologia e Ostetricia forense all'università Sapienza.
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