Il gesto
18.01.2019 - 19:30
Don Bruno Antonellis
Si rinnova la tradizione della benedizione degli animali sebbene con una festa bagnata e malinconica. L'amore di don Bruno Antonellis per Sora non è svanito con la sua morte e i sorani lo sanno. Si è conclusa ieri la due-giorni dedicata a Sant'Antonio nella chiesetta che sovrasta piazza Mayer Ross. In tanti, anche molti studenti, hanno voluto fare una passeggiata nella zona di Canceglie, tra i vicoli riqualificati del centro storico, per poi salire i gradini e arrivare nella chiesetta di Sant'Antonio, tanto cara al compianto don Bruno, scomparso meno di una settimana fa, i cui funerali si sono tenuti martedì scorso in una chiesa di Santa Restituta affollatissima e addolorata.
Don Bruno ci teneva molto alla ricorrenza di "Sant'Antòne". Infatti, proprio in suo onore, il programma dei festeggiamenti non ha subito variazioni ed è stato svolto regolarmente.
«Lo stesso comitato -conferma il segretario Sandro Rapini- ha lavorato in silenzio e con grande sacrifici, invitato con calore e determinazione l'intera città a collaborare alle iniziative per la raccolta dei fondi necessari per riportare agli antichi splendori uno dei luoghi più caratteristici di Sora, preso di mira dai vandali». E rinnovando l'appello ai fedeli per poter proseguire i lavori di ristrutturazione della chiesetta, Rapini ha svelato l'ultimo dono di don Bruno: un lascito per contribuire a queste spese.
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