Spazio satira
Il processo
14.12.2018 - 09:30
Una scritta sui muri pubblicizzava lo spaccio in via Bellini
Spaccio in via Bellini, in udienza preliminare tutti decidono per il rito abbreviato. Ieri, davanti al gup Claudio Carini del tribunale di Roma è iniziata l'udienza a carico delle tredici persone arrestate, lo scorso giugno, nell'inchiesta, condotta dalla squadra mobile di Frosinone, sullo spaccio al civico 4. Lì, per pubblicizzare l'attività, una scritta sui muri informava i clienti che una dose di cocaina da 0,30 costava venti euro. A tutti è stata contestata l'associazione a delinquere finalizzata al traffico di cocaina, hashish e marijuana.
Si tratta degli albanesi Andrea Kercanaj detto Sandro o Saimir, 41 anni, Orgest Mansi detto Antonio, 29, Harli Brahimi, 21, Renald Memajdini detto Maurizio, 28, Fatmir e David Marian Nurce, 56 e 27, padre e figlio, i fratelli Enri e Alion Goxhaj, 24 e 21, nonchè i romeni David Marian Surdu, 27, Daniel e Ioana Alina Vacaru, 29 e 31, e le sorelle frusinati Simona e Roberta Paniccia, 36 e 32.
Kerkanaj è accusato di aver promosso la costituzione dell'associazione, di averla finanziata, organizzata e coordinato le attività «procurando i mezzi idonei al raggiungimento dei fini associativi, curando in prima persona i rapporti con i fornitori e impartendo le direttive alle quali attenersi in ordine agli approvvigionamenti, al trasporto, al deposito e alla custodia, ai prezzi da praticare sul mercato, alle modalità di spaccio e di gestione degli introiti, gestendo il reinvestimento, anche all'estero, dei proventi illeciti». Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Angelo Bucci, Tony Ceccarelli, Alessandro De Federicis, Marco Maietta, Riccardo Masecchia, Pisani e Giampiero Vellucci.
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