L'allarme
10.12.2018 - 11:30
In attesa di vedere cosa succederà nel 2019 che si apre con la cassa integrazione e non parte certamente sotto i migliori auspici in casa Fca, a fine anno, è tempo di bilanci. E quest'anno, dopo anni di ripresa, non sono certo positivi. Il marchio Alfa Romeo ovvero Giulia, Giulietta e Stelvio registrano un calo di vendite rispetto allo scorso anno. I mancati ordini e quindi la minor produzione ha provocato maggior cassa integrazione e, di riflesso, anche le aziende dell'indotto a causa delle mancate commesse da parte di Fca sono state costrette a non rinnovare i contratti agli interinali.
Un bagno di sangue
Tutto è iniziato alla fine del 2017 quando Fca ha confermato soltanto 300 degli 832 interinali assunti all'inizio di quell'anno quando con Giulia e Stelvio a regime Cassino viaggiava a gonfie vele.
«La situazione è tragica» affermano più o meno all'unisono Uilm e Fiom ma mentre Giangrande è fiducioso nella ripresa, Gatti mette in evidenza come l'unica certezza, ad oggi, sia la cassa integrazione. I due sindacalisti, pur condividendo le medesime preoccupazioni, sono divisi anche sulla questione ecotassa che potrebbe scattare da gennaio incentivando solo l'acquisto di veicoli ibridi o elettrici. Il segretario della Uilm è fiducioso che in Senato il Governo possa fare retromarcia eliminando l'ecotassa dalla legge di bilancio e dice: «Se verrà introdotta sarà un danno che si andrà ad aggiungere ai tanti danni che già ci sono». Al contrario Gatti è severo con l'azienda e sull'ecotassa dice: «Non possiamo far pagare al Governo il ritardo di Fca».
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