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La ricostruzione

Spari dal balcone: ecco chi è l'uomo che ha terrorizzato familiari e paese

Protagonista dell'episodio è stato il 60enne Roberto Di Cicco. L'uomo da alcuni anni aveva trasformato la casa in un vero inferno per la moglie e i tre figli della donna

È stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata ed esplosione pericolosa di colpi di arma da fuoco il settantenne fermato ieri sera a Vallemaio per aver esploso, intorno alle 20, oltre una decina di colpi di fucile in aria dal balcone della sua abitazione, in via San Tommaso. Roberto Di Cicco, 60 anni, pensionato incensurato, è finito ai domiciliari dopo una lunga trattativa con i carabinieri. 

Il blitz dei carabinieri
Sono stati proprio loro, con un dispiegamento di circa 15 uomini delle Stazioni competenti, della Compagnia di Pontecorvo guidata dal capitano Nicolai e agli ordini del colonnello Cagnazzo, a fare irruzione in camera da letto dopo aver "cinturato" l'abitazione. I militari hanno sorpreso Di Cicco a letto che imbracciava il fucile, risultato poi carico con all'interno tre colpi. In uno spiazzo di fronte all'abitazione, invece, sono stati rinvenuti 11 borraggini e, a seguito di perquisizione domiciliare, sono stati trovate 2 cartucce a palla calibro 20, 6 proiettili calibro 22 e un proiettile 9 x11. All'interno dell'abitazione era presente la moglie I.D., 69enne, che era impossibilitata ad uscire e ad utilizzare il telefono in quanto il marito alcuni giorni prima lo aveva danneggiato con l'intento di impedire alla donna di poter comunicare con la famiglia. 

Il racconto della moglie
Così come riferito dalla donna, nonché dai suoi tre figli, è emerso che da circa due anni Di Cicco aveva  comportamenti violenti contro la donna, con l'utilizzo del fucile da lui legalmente detenuto, anche contro i figli della donna; era solito esplodere dei colpi a seguito delle frequenti litigate; la ingiuriava e la minacciava di morte. Inoltre, aveva accentuato questi comportamenti anche per effetto del suo costante stato di ubriachezza che lo rendeva particolarmente violento.

L'allarme dei vicini di casa
A lanciare l'allarme sarebbero stati i vicini, in zona San Tommaso. Poi la lunga trattativa dell'Arma prima dell'arresto. Le armi e il munizionamento rinvenuto sono stati sottoposti a sequestro. L'arrestato, su disposizione dell'Autorità giudiziaria di Cassino, veniva sottoposto agli arresti domiciliari presso l'abitazione del fratello, in attesa di giudizio.

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