Le indagini
08.10.2018 - 11:30
Nomi e bonifici falsi per assicurare l'auto a terze persone. E la truffa è servita. La procura di Frosinone, dopo aver chiesto l'archiviazione nei confronti di tre ciociari, accusati di frode assicurativa, avrà ora altri 120 giorni di tempo per risalire all'identità di chi ha organizzato il raggiro nei confronti di una compagnia assicurativa. Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari Ida Logoluso accogliendo l'opposizione alla richiesta di archiviazione sollevata dalla Zurich insurance company, parte offesa nel procedimento.
Stando alla querela, dei soggetti, allo stato ignoti, hanno utilizzato i dati anagrafici di tre persone che sono state indagate e un indirizzo email, sempre lo stesso per tre pratiche. Così facendo sono stati conclusi tre contratti di assicurazioni «che, verosimilmente come ricostruito dalla procura avevano consegnato ai reali proprietari dei mezzi a fonte del pagamento degli stessi».
Infatti, se da una parte è possibile contrarre un'assicurazione in favore di terze persone, nella circostanza specifica mancherebbe la necessaria verifica sul proprietario del mezzo, anche con riferimento all'attribuzione della classe di merito. «La società -ha rilevato il pm- ben potendo effettuare una verifica quasi in real time, aveva inviato i contratti senza effettuare lacuna attività di riscontro». Tuttavia, il gip ha ritenuto opportuno, su sollecitazione della compagnia assicurativa che si è opposta all'archiviazione, proseguire, per altri 120 giorni, nelle indagini per arrivare agli effettivi autori del reato.
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