I fatti
04.10.2018 - 12:21
Martedi di violenza nel carcere di Cassino, dove si è consumata l'ennesima aggressione da parte di un detenuto ai danni di personale di Polizia Penitenziaria.
A dare la notizia è Maurizio Somma, segretario nazionale per il Laziodel Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: "Ieri abbiamo registrato l'ennesima aggressione ad un Agente in servizio di Cassino da parte di un detenuto africano di circa 30, già noto per comportamenti contrari al rispetto dell'ordine e della sicurezza e che era in possesso di lamette con le quali evidentemente tentare di porre in essere gesti violenti. Lo straniero pretendeva di parlare con il Comandante di Reparto o con un Ispettore di sorveglianza e, per farlo, ha aggredito l'Agente di servizio dicendo: "Ora vediamo se non mi riceve". L'uomo ha ferito l'Agente di servizio che ha riportato un taglio sulla fronte, vicino all'occhio sinistro, e le lesioni sono state contenute dall'arrivo di un altro ristretto. L'episodio è grave e all'Agente di Polizia Penitenziaria va la vicinanza e solidarietà del SAPPE. Ma una riflessione seria deve essere fatta: chi paga le conseguenze della costante tensione che si registra nelle carceri è il personale di Polizia Penitenziaria. Questa è l'ennesima aggressione che si registra in un carcere del Lazio e dovrebbe fare seriamente riflettere sulla necessità di adottare opportuni provvedimenti per scongiurare ulteriori fatti violenti contro poliziotti penitenziari".
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