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Le indagini

Strage familiare ad Esperia: Isabella e Mariano uccisi nel sonno dal padre

L'arma del delitto non è una calibro 22, legalmente detenuta, come emerso nei primi momenti ma una pistola mai denunciata dal padre suicidatosi dopo il duplice delitto

Uccide i figli e si toglie la vita con una pistola illegalmente detenuta. L'arma del delitto con la quale Giovanni Paliotta ha freddato nel sonno Mariano e Isabella non è una calibro 22 legalmente detenuta, così come ipotizzato nell'immediatezza, ma una calibro 9 corto, vecchissimo modello, mai denunciata e non annoverata tra le armi dichiarate che sono state riscontrate.
Per questo i carabinieri hanno sottoposto tutto a sequestro. Gli uomini del Nucleo investigativo di Frosinone, coordinati dal maggiore Lombardi, e quelli della Compagnia di Pontecorvo, guidati dal capitano Nicolai - del Comando provinciale di Frosinone agli ordini del colonnello Cagnazzo - stanno ultimando ancora gli accertamenti nell'abitazione di Esperia dove sono stati trovati senza vita Giovanni Paliotta di 70 anni, suo figlio Mariano di 27 e sua figlia Isabella di 19.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, i fratelli stavano ancora dormendo quando il padre avrebbe fatto fuoco uccidendo entrambi per poi suicidarsi. L'abitazione in via Vittorio Emanuele a due passi da piazza Consalvo è sottoposta a sequestro. Le indagini sono affidate al sostituto Roberto Bulgarini Nomi. 

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