L'approfondimento
09.07.2018 - 17:43
La chiesa madre elevata a concattedrale. Una buona notizia che ridà un pizzico di dignità a un territorio che, da anni, vive in balia di notizie non sempre edificanti. La "promozione", già nell'aria, è diventata ufficiale dopo la messa delle 5, questa mattina, che precede la tradizionale e amata processione della Madonna d'Assunta, simbolo della città di Cassino.
Cambiamenti nelle parrocchie
Ma c'è anche qualche cambiamento nelle parrocchie della diocesi: Don Giovanni De Ciantis diventa parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Cassino, retta straordinariamente da don Benedetto dopo la morte improvvisa dell'amato don Antonio Colella. A Pontecorvo, don Marcello Di Camillo diventa vicario parrocchiale della chiesa di San Bartolomeo Apostolo.
Il possibile trasferimento di Antonazzo
Nulla, invece, ha detto il vescovo Antonazzo sul suo possibile spostamento a San Giovanni Rotondo. La notizia si fa molto insistente ma non trapela alcuna ufficialità. In quella diocesi si sono trovati di fronte - da appena due mesi - alla prematura morte di monsignor Michele Castoro, e vivono come ormai imminente l'annuncio del suo successore. Accantonate alcune ipotesi di promozione in loco, anche lì, si è sparsa la notizia (rimbalzata pure sui media) di un possibile arrivo di monsignor Gerardo Antonazzo, salentino di nascita ma chiamato a diventare il primo vescovo della storia della diocesi riunificata: mai prima di quel 23 ottobre del 2014 era accaduta una cosa simile. L'abbazia di Montecassino aveva la giurisdizione su tutti i comuni del cassinate, ma anche del casertano e del pontino con poteri episcopali.
Diocesi a Cassino, torna la speranza
E, invece, nel nominare il nuovo abate, il benedettino Donato Ogliari, che prese il posto di dom Pietro Vittorelli dimessosi a giugno del 2013, Papa Francesco decise una nuova configurazione territoriale. Montecassino perse la potestà diocesana e le parrocchie passarono sotto la giurisdizione della diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo. La quale divenne di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo. Per la prima volta i fedeli ebbero un "vescovo" che non fosse, in primis, un abate. E la figura scelta fu proprio quella di monsignor Gerardo Antonazzo.
Ora che sono ricominciati i movimenti intorno alla diocesi che contempla Cassino, i fedeli sperano che venga coronato il sogno, almeno, di vedere trasferita la sede principale della diocesi nell'antica Terra Sancti Benededicti.
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