Il provvedimento
16.06.2018 - 11:30
Un patrimonio da 400.000 euro destinato alla confisca e che ora può tornare nelle mani dei proprietari. Proprio quando sembrava che non avrebbero rivisto i propri beni, è arrivata, in extremis, un'insperata salvezza.
La Corte d'appello di Roma ha annullato il decreto di confisca di una villa in via Fontana Unica, nonché di autovetture, terreni e conti correnti per un patrimonio stimato di 400.000 euro.
Il legale dei due ha fatto leva, però, sul fatto che recentemente non ci sono pendenze o condanne in forza delle quali quel denaro può essere considerato a tutti gli effetti di provenienza illecita.
Con riferimento al figlio, il legale ha evidenziato che pur essendo indagato per associazione a delinquere in un'inchiesta per traffico di droga e armi, il procedimento potrebbe anche concludersi con un'assoluzione.
Quanto alla condanna, in primo grado, per la violenza di gruppo ai danni di una ragazza in un casolare confiscato di Ferentino, si è obiettato che si tratta di reato contro la persona e non contro il patrimonio.
La Corte d'appello di Roma, a quale punto, pur considerando quei denari provenienza non regolare, non essendo stati dichiarati quei redditi, ha comunque escluso la provenienza illecita.
da qui l'accoglimento del ricorso e l'annullamento della confisca con riferimento all'immobile di via Fontana Unica, di auto, terreni e conti correnti intestati a madre e figlio.
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