Spazio satira
Il blitz
05.06.2018 - 10:30
Parte dello stupefacente sequestrato
Dopo gli Intoccabili e Fireworks via Bellini. Che la domanda di droga nel capoluogo sia elevata lo sanno bene gli investigatori. E il questore Rosaria Amato non fa mistero di trovarsi, tra un po', una nuova piazza di spaccio pronta a prendere le redini di via Bellini. Del resto i 150 consumatori medi, conteggiati dalla polizia, da qualche parte dovranno pur andare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. Il questore, ieri in conferenza stampa, sul fenomeno in sè, ha affermato: «Questo ci rende anche un po' disillusi sull'esito delle indagini. Il fatto che siamo riusciti a smantellare una piazza di spaccio non significa che si è debellato lo spaccio in città. Sicuramente si riorganizzeranno. Se c'è richiesta i consumatori si sposteranno da qualche altra parte».
E la polizia dovrà essere pronta a fronteggiare i nuovi gruppi che prenderanno il testimone da chi è finito dietro le sbarre.
È stato così in passato, con la grande ascesa di via Bellini, sarà così in futuro. Tanto più che situazioni di questo genere, che sono dei veri e propri self service della droga h24 soddisfano l'esigenza anche dei bisogni più impellenti, perfino quelli di persone facoltose. Quindi il questore ha aggiunto: «Raccogliamo i risultati di un'indagine prolungata iniziata nel 2015 e finalizzata a smantellare una delle piazze di spaccio più grandi di Frosinone. Abbiamo lavorato, e il merito va alla squadra mobile che ha operato sotto la direzione della Dda di Roma, per un anno e mezzo e siamo riusciti a raccogliere i risultati».
Risultati che parlano di 13 ordinanze di custodia cautelare, di cui 12 eseguite (il tredicesimo uomo si trova momentaneamente in Germania). Poi sullo spaccio ha rimarcato: «Il fenomeno è risaputo: grande è la domanda», quindi ha distinto, in riferimento all'attività di contrasto, gli interventi più strutturati, che portano alle ordinanze di custodia cautelare, come è stato nel caso degli Intoccabili, di Fireworks e ora per via Bellini, «che richiedono sforzi prolungati nel tempo», e quelli lampo con «interventi nell'immediatezza anche con le volanti».
Tra Fireworks e via Bellini c'è un comune denominatore, l'utilizzo di immobili dell'Ater, in molti casi occupati abusivamente che vengono anche modificati strutturalmente per essere adibiti a luoghi di confezionamento, vendita e deposito dello stupefacente anche con porte blindate, inferriate e sistema di videosorveglianza per allontanare possibili incursioni delle forze dell'ordine. «In prefettura c'è un tavolo aperto sulle occupazioni abusive degli alloggi popolari - afferma il questore - con un monitoraggio continuo. Se non sarà sufficiente penseremo a come avere una mappa più completa. C'è la necessità di un censimento sugli alloggi abusivi, ma anche c'è bisogno di capire quanti immobili vengono subaffittati». Le inchieste hanno dimostrato che, spesso, gli utilizzatori di questi immobili non risultano minimamente.
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