L'inchiesta
24.05.2018 - 12:00
Residenze fittizie per pagare meno l'assicurazione su autotreni, furgoni e anche qualche macchina. Un trucco scoperto dalla Guardia di finanza che ha portato quattro persone a finire davanti al gup del tribunale di Frosinone.
Prossima udienza a ottobre per vagliare la posizione dei quattro imputati, assistiti dagli avvocati Marco Antonio Ottaviani, Luigia Caliciotti e Gian Luca Mazzotta.
La Fondiaria Sai, ora Unipol, si è costituita parte civile e si è affidata all'avvocato Andrea Parlatore.
Stando alle accuse erano soprattutto società di autotrasporto con sede legale a Napoli, Benevento o Isernia a dichiarare di avere la residenza in provincia di Frosinone. Attraverso la presentazione di certificati falsificati, quindi, le imprese avrebbero beneficiato di premi assicurativi più bassi rispetto a quelli che avrebbero ottenuto nelle province campane. In qualche caso è stata anche contestato il danneggiamento fraudolento di beni.
L'inchiesta ha coperto il periodo 2012-2014. A seguito degli accertamenti condotti dai finanzieri è emerso che alcune aziende da Napoli e provincia, ma anche da altri territori della Campania venivano ad assicurare i propri mezzi nel Frusinate. La maggior parte dei mezzi assicurativi è composta da autotreni, non mancano anche i furgoni. Solo sporadicamente le società assicuravano automobili. Spulciando la documentazione presentata e incrociandola con i dati delle società è emerso, tuttavia, che la residenza effettiva delle imprese era fuori regione.
Da qui la denuncia che ha preso in considerazione poco meno di 150 contratti d'assicurazione.
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