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22.05.2018 - 19:03
Un colpo secco al cuore, uno solo, esploso con la sua pistola d'ordinanza, regolarmente detenuta e denunciata: così, nel primo pomeriggio di oggi, si è ammazzato Danilo Polinori, 43 anni, guardia giurata della Metropol in servizio a Roma. Stando alle primissime informazioni trapelate l'uomo, tra le cause del gesto gli investigatori non escludono problemi psichici, sarebbe tornato dalla Capitale, dove normalmente risiedeva, e si sarebbe diretto nella casa familiare di campagna dove vivono i suoi familiari (situata nei pressi di Villa Ferrari, lungo la Casilina). Qui, sotto una tettoia, dove è stato ritrovato il cadavere, ha posto in essere l'estremo gesto sparandosi con quell'arma che per anni lo ha accompagnato nel suo lavoro. Un lavoro che negli ultimi tempi era diventato improvvisamente precario, saltuario. E anche questo elemento potrebbe aver contribuito ad abbassargli il tono dell'umore fino a portarlo al gesto estremo. Non era sposato, né aveva figli. Sembra, invece, che avesse una relazione sentimentale. E, di certo, tanti amici.
Intanto, nella piccola comunità di Ceprano la notizia si è subito diffusa suscitando in tutti dolore e sgomento. Danilo Polinori viene infatti descritto come una persona comunque solare e disponibile e niente, nelle frequenti visite che compiva a Ceprano, lasciava intendere un proposito cosi tragico come quello di togliersi la vita.
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