L'udienza
22.05.2018 - 15:00
Il tribunale di Frosinone, dove è in corso il processo
Una cooperativa nata per dar casa a poliziotti e ad altri rappresentanti delle forze dell'ordine. E per sedici famiglie così è stato. Ma a un certo punto sono iniziate le contestazioni a furia di carte bollate che hanno portato all'apertura di un processo a carico di tre ex amministratori della cooperativa. Ieri la prima udienza davanti al giudice monocratico del tribunale di Frosinone Silvia Fonte Basso a carico di A.B., l'ex presidente del cda, F.C. e M.G., tutti ex appartenenti o appartenenti alla polizia.
Ai primi due è contestata l'infedeltà patrimoniale, al primo e alla terza l'appropriazione indebita in concorso. Tutto è nato dalla denuncia di alcuni soci che hanno avuto a che ridire sulla gestione patrimoniale degli ex vertici della cooperativa nata nella zona di via Mària.
I tre sono difesi dagli avvocati Vittorio Perlini, Floriana Viselli e Davide Sole e nel corso del processo cercheranno di dimostrare la correttezza del proprio operato.
Nel frattempo, una delle parti offese si è costituita parte civile attraverso l'avvocato Paola Stracqualursi. Le restanti, che sono rappresentante dall'avvocato Luigi Chiarolanza, invece, hanno scelto la strada della causa civile e hanno avviato un'azione di responsabilità degli ex amministratori davanti al tribunale delle imprese.
Prima udienza a settembre. Ieri, invece, dopo la costituzione di parte civile, sulla quale c'era stata opposizione da parte delle difese, il processo è stato aggiornato al 18 febbraio 2019.
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