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Il gesto

Fiori di campo sul luogo dove si è ucciso il padre accusato di stupro

Due piccoli mazzi lasciati da mani ignote davanti alla vecchia chiesa teatro del tragico fatto. Un atto delicato e pieno di umana pietà che fa riflettere tutti

Qualcuno ha lasciato fiori di campo davanti alla grata della chiesa, nel punto in cui il cinquantatreenne ha deciso di togliersi la vita per impiccagione. Un gesto anonimo, delicato e pieno di umana pietà, quella che molti hanno lasciato in fondo a un cassetto per sciorinare teorie e personali convincimenti sulla verità sulla delicata vicenda, sulla verità su chi è stato a tirare fuori dal cassetto per primo la notizia, su chi non ha impedito che ciò accadesse. E non solo all'interno della scuola o della realtà investigativa.
Un gesto, quello dei due piccoli mazzi di fiori di campo, che deve far riflettere nella sua semplicità e nel suo valore: che il cinquantatreenne sia stato ucciso dalle accuse è un pensiero quantomeno condivisibile. Accuse da parte di chi non sta a noi stabilirlo. Né giudicare se quei contestati abusi fossero veri o meno. L'avvocato dell'agente, Domenico Di Tano, ha ancora una volta ribadito: «Non gli è stata data la possibilità di difendersi. Il processo mediatico è arrivato prima».

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