Spazio satira
06.09.2017 - 17:32
Appartamento a luci rosse sequestrato. Sigilli che la Polizia ha apposto per chiudere la casa hot scoperta ieri pomeriggio in via Sferracavalli dove una maîtresse cinese faceva prostituire connazionali senza permesso di soggiorno, per poi consegnarle solo una piccola parte dei proventi. Una storia triste quella che si nascondeva in quelle quattro mura, un vaso di Pandora scoperchiato dagli agenti del dottor Alessandro Tocco, un nuovo capitolo contro la prostituzione e gli affari d'oro che arricchiscono "pochi" personaggi. La donna aveva attirato l'ennesima "signorina" in quella alcova promettendole un lavoro da massaggiatrice per poi condurla sulla strada della prostituzione. Aveva concordato 50 euro per ogni incontro sessuale ma alla sua "vittima" andavano poco più di dieci euro. Diverse le prestazioni della giornata per un lauto giro d'affari. Erano centinaia di preservativi presenti nella camera da letto dove la lucciola attendeva i suoi clienti, erano dieci i cellulari presenti nello stesso ambiente per tenere i contatti con il mondo esterno. C'era pura una macchinetta per controllare la validità del denaro e per non incappare in qualche "furbetto" in vena di pagamenti con soldi falsi.
Le regole del commercio in quella casa sono ancora al vaglio della polizia di Stato che continua gli accertamenti dopo l'ennesimo blitz nei palazzi-bene di Cassino dove si nascondono gli ambienti hot. Intanto la "maîtresse" - che aveva addosso pure 750 euro - è stata arrestata per i reati di sfruttamento della prostituzione ed impiego di lavoratori stranieri non in regola con il permesso di soggiorno; il processo per direttissima sarà celebrato nella giornata di domani.
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