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Furti al cimitero: fenomeno oltraggioso senza freni. Sui social l'anatema di una donna

Una nota durissima, nella quale la poveretta si rivolge con parole avvelenate ai ladri. Purtroppo, il problema si ripete sempre più di frequente

«Non c'è cosa più dolorosa per un familiare che recarsi al cimitero e trovare la tomba del proprio caro profanata. Cari ladri, profanatori di tombe, mi auguro che le vostre mani si riempiano di piaghe, che le vostre braccia si paralizzino e che le gambe non vi consentano di uscire più di casa. Vergognatevi!».

È quanto si legge in un post molto risentito per quanto accaduto nei giorni scorsi all'interno del cimitero di Picinisco. Lo sfogo di una donna affidato a un noto social network condiviso e commentato da tanti cittadini, anche da altri luoghi. Nel mirino dei ladri in questione sono finite suppellettili di bronzo e anche molti oggetti che ornano le tombe. I furti sarebbero cominciati fin da lunedì scorso. A segnalarlo una signora che proprio quel giorno si era recata al camposanto del paese dove riposa il suo adorato figlio. L'anziana ha subito segnalato che il cimitero era stato depredato da ladri senza scrupoli e senza vergogna, visto che sono stati portati via oggetti che non hanno altro valore che quello affettivo e che anche se rivenduti possono fruttare una misera somma. Nei giorni seguenti ci sarebbero state altre segnalazioni simili e sembrerebbe che alcuni ignoti abbiano ripulito anche il cimitero del vicino comune di Villa Latina. I malviventi potrebbero avere agito approfittando di una stradina secondaria che ne avrebbe celato la presenza e consentito di asportare gli oggetti che adornavano tombe e loculi senza essere stati visti. Davvero, non c'è più rispetto nemmeno per i morti.

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