Veroli
17.11.2025 - 14:00
Una vita nel nascondimento per portare nel mondo la luce della preghiera incessante e fedele, una chiamata ad un amore così grande da divenire quella perla preziosa del Vangelo, da conquistare donando tutto ciò che si possiede: suor Maria Assunta, madre Aloisia e suor Maria Immacolata hanno pronunciato il loro “Sì” con la gioia nel cuore quando, giovinette appena sbocciate alla primavera della vita, hanno scelto di entrare nel monastero benedettino di Santa Maria dei Franconi, per offrire all’umanità il loro servizio silenzioso, fatto di lavoro e preghiera, di sacrifici piccoli e grandi, di responsabilità e obbedienza. Un distacco dal mondo per amore del mondo. 70 anni di professione per suor Maria Assunta, 60 per la madre badessa Aloisia e per suor Maria Immacolata: sui loro volti non si leggono i segni del tempo passato ma un anticipo di quel Paradiso che hanno cercato di guadagnare agli uomini con la loro vocazione. Nei giorni scorsi il vescovo Santo Marcianò ha voluto celebrare con loro e con tutta la comunità di Veroli questo momento così speciale, che agli occhi di tanti è un segno della Santità della Chiesa e che, invece, per queste donne velate è semplicemente l’unica risposta possibile al dono d’amore di Dio. “Un momento di Grazia vissuto con la comunità monastica benedettina e il nostro vescovo Santo - ha detto don Tonino Antonetti, parroco delle parrocchie di Veroli centro -. Veroli si è raccolta in preghiera nel monastero dei Franconi per esprimere affetto e riconoscenza verso queste madri che hanno donato la loro vita a Cristo e alla Sua Chiesa”. “La vita consacrata è un’esistenza che canta il primato di Dio e anticipa la Resurrezione - ha dichiarato Marcianò nella sua omelia - oggi è la festa di una vita pienamente vissuta, pienamente realizzata”.
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