Cerca

Frosinone

La Cgil scende in piazza: sciopero e mobilitazione per fermare il genocidio a Gaza

I manifestanti si sono radunati in Piazza Don Cervini

In continuità con la mobilitazione e lo sciopero nazionale indetto dalla Cgil contro l’occupazione di Gaza, la Camera del Lavoro Frosinone Latina ha convocato la società civile tutta al presidio in Piazza Don Cervini, a Frosinone, per chiedere a gran voce lo stop immediato alla repressione, alla persecuzione, al genocidio che il Governo sionista di Netanyau sta esercitando ai danni della popolazione palestinese. Dopo l’occupazione di Gaza City avvenuta due giorni fa, la nostra Camera del Lavoro ha partecipato ad una prima manifestazione durante la giornata di ieri sotto la Prefettura di Latina. Ugualmente, la piazza di oggi è per noi un momento di consapevolezza ed unione di e per chi prova a capovolgere la Storia esercitando una pressione nei confronti di coloro che dovrebbero avere la responsabilità di decidere, ma si nasconde. Con lo sciopero di oggi la Cgil vuole lanciare un chiaro segnale: operai, edili, metalmeccanici e chiunque abbia ancora un nervo scoperto, incrociano le braccia contro il genocidio in corso. Non si può timbrare il cartellino mentre a Gaza i bambini vengono sminuzzati come carne da macello. Fermare la produzione è il minimo, ed è insieme il grido gigantesco di milioni di persone che scelgono di non essere ingranaggi silenziosi nella catena di montaggio della morte. Per questo, almeno per oggi, il lavoro non produce merci beni e servizi.

«Oggi siamo qui anche per sostenere la coraggiosa missione umanitaria che vede decine di volontari e volontarie attivisti di 44 paesi del mondo che si sono organizzati con delle imbarcazioni private per portare aiuti umanitari in Palestina. Chiediamo al governo Meloni di attivare tutte le procedure possibili per mettere in sicurezza i volontari sulle imbarcazioni, così come chiediamo a tutti di fare lo sforzo di compiere azioni concrete». Così è intervenuto Giuseppe Massafra, segretario generale Cgil Frosinone Latina davanti una piazza gremita di uomini e donne, lavoratrici e lavoratori, pensionati, studenti e studentesse di ogni età che hanno contributo a rendere l’evento denso di emozioni con interventi dal forte coinvolgimento.

«Interrompere la consegna delle armi, ritirare immediatamente l’unico esercito in campo, quello israeliano, che non sta combattendo una guerra, ma sta compiendo un occupazione attraverso lo sterminio, garantire l’ingresso degli aiuti umanitari illimitati e subito; rilasciare tutti gli ostaggi e i prigionieri politici; Riconoscere lo stato di Palestina; Interrompere il commercio con gli insediamenti illegali; Rafforzare la democrazia per raggiungere una paceduratura in tutta la regione; Restituire un ruolo all’unico vero organismo internazionale che può soffocare l’autoritarismo violento dei singoli Stati e che è l’ONU. Queste sono le richieste che, come Cgil, sosteniamo all’interno della Confederazione Sindacale Internazionale che ha già scritto formalmente a tutti i capi di Stato e di Governo. La nostra mobilitazione andrà avanti perché è l’unico strumento che abbiamo per provare a rovesciare l’ordine delle cose. Palestina libera!».

Edizione digitale

Sfoglia il giornale

Acquista l'edizione