I vigili del fuoco hanno omaggiato la loro patrona Santa Barbara. Questa mattina si è svolta la cerimonia al comando provinciale di Frosinone alla presenza di numerose autorità civili, politiche e militari. A fare gli onori di casa la comandante provinciale, architetto Alessandra Rilievi. L’evento ha avuto inizio con la benedizione della corona in memoria ai caduti dei vigili del fuoco di Frosinone. È seguita la messa presieduta dal vescovo diocesano monsignore Ambrogio Spreafico.
Al termine sono stati consegnati diplomi di lodevole servizio al capo reparto esperto Claudio Ceccarelli, capo reparto esperto Pasqualino De Giuli, capo reparto esperto Roberto Tufi, al capo reparto Raffaello Sacchi, al capo squadra esperto Alvaro D’Ascani, al capo squadra Vincenzo Elettini, al capo squadra Renato Magnante, al vigile del fuoco coordinatore Claudio Salomone e al vigile del fuoco coordinatore Achille Sardelli.
Consegna croci anzianità al vigile del fuoco Simone Carnevale e al vigile del fuoco coordinatore Cesare Retarvi.
Il bilancio «È stato un anno abbastanza caldo non solo in termini di temperature, ma anche in termini di interventi di soccorso tecnico urgenti e soprattutto di incendi boschivi che l’hanno fatta da padrone». L’architetto Rilievi ha ricordato, in particolare, l’incendio che a inizio agosto ha devastato Fumone. «Oltre agli incendi, che hanno distrutto gran parte del patrimonio boschivo, ho ricordato ai presenti oggi alla cerimonia, quello accaduto a Fumone, dove sono stati danneggiato i nostri mezzi ed è rimasto ferito il nostro personale. Abbiamo un ricordo particolare di questa campagna boschiva. Rispetto allo scorso anno registriamo una diminuzione degli interventi totali, circa cinquecento in meno (dai 5500 a 5000, ndr) ma un aumento di incendi, duecento in più (lo scorso anno sono stati 1000 gli interventi, nel 2024, invece, 1200, ndr). Su questo dobbiamo molto riflettere, perché vuol dire che è stata fatta una buona attività di prevenzione sul territorio per quanto riguarda gli altri aspetti». La cultura della sicurezza È quanto mai importante la cultura della sicurezza «che non è una retorica - sottolinea Rilievi - perché siamo troppo abituati a pensare alla cultura, quella che coltiviamo sui banchi di scuola e, quindi, fatta di nozioni. Quella che dobbiamo assolutamente aiutare a costruire, soprattutto nelle nuove generazioni, è la cosiddetta educazione civica, il senso di civiltà e di protezione di tutto ciò che fa parte del nostro patrimonio. Dobbiamo adoperarci soprattutto nel fare un lavoro di coscienza, rendere sensibili i ragazzi. Non a caso promuoviamo diversi interventi ne plessi scolastici con i progetti “Scuola sicura” o «Pompieropoli” con i bambini più piccoli». Riguardo la tutela del territorio, la comandante Rilievi sottolinea che c’è ancora tanta strada da fare, soprattutto con la coscienza civile. «Insomma, oggi tiriamo un bilancio tutto sommato positivo, perché quando ci ritroviamo alla festa di Santa Barbara con quanti abbiamo festeggiato l’anno scorso, per noi è sempre una vittoria». Oltre al soccorso tecnico urgente, all’azione di prevenzione di incendi, i vigili del fuoco sono stati in prima linea anche sulla prevenzione della sicurezza sui luoghi di lavoro indispensabili per contenere l’incidenza degli incidenti. La solidarietà Non manca la solidarietà, l’aiuto a popolazioni che hanno bisogno di aiuto anche fuori regione. Non mancano gli interventi in paesi dove si sono registrati terremoti, alluvioni. «Siamo un Corpo nazionale, per noi non ci sono confini né provinciali né regionali. Non abbiamo confini proprio nella nostra cultura di vigili del fuoco. Un vigile del fuoco che si trova libero dal servizio a girare, se c’è bisogno di intervenire interviene (sabato scorso un vigile del fuoco libero dal servizio è stato tra i primi ad intervenire su un incidente a Frosinone, dove un’auto era finita fuori strada, ndr)». La solidarietà è un sentimento cardine che caratterizza il vigile del fuoco che mette a repentaglio la propria vita per quella degli altri. Ringraziamenti sono stati estesi dalla comandante a tutti i presenti; al vescovo che ha presieduto la messa, al prefetto Liguori, a tutte le autorità e rappresentanti delle forze dell’ordine, all’associazione dei vigili fuoco sempre pronta a organizzare iniziative di valore sociale, ai rappresentati sindacali. «Sono orgogliosa di far parte di questa realtà dei vigili del fuoco, soprattutto di essere alla guida di questo comando. Ma sono anche ben consapevole che la stima di tutti voi può fare di me un vero comandante. Affido a ognuno di voi alla protezione della nostra patrona Santa Barbara. Momento di grande commozione vissuto anche durante la lettura della preghiera del vigile del fuoco che con gli occhi lucidi ha letto Mario Di Giorgio, sopravvissuto all’esplosione dell’Asbit Supergas nel 1977.