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Frosinone

Caso della capretta, Enrico Rizzi: «A differenza di altri io non mi vergogno»

Il noto animalista in protesta questa mattina davanti al tribunale. L’udienza è stata rinviata a febbraio

“A differenza di altri io non ho niente di cui vergognarmi. Entro qui dentro a testa alta”. Lo ha gridato Enrico Rizzi pochi minuti fa fuori dal tribunale di Frosinone. Il noto animalista questa mattina era stato chiamato a comparire davanti al giudice per il reato di diffamazione legato al caso della capretta.

Durante la prima udienza sono state ammesse le parti e i mezzi di prova e la famiglia del giovane, assistita dall’avvocato Giampiero Vellucci, si è costituita contro Enrico Rizzi per chiedere i danni morali e materiali all’animalista. L’udienza è stata rinviata al 25 febbraio. Rizzi aveva organizzato alcune proteste ad Anagni e Fiuggi urlando in piazza nome e cognome del ragazzo coinvolto accusato di aver preso a calci una capretta in un agriturismo durante una festa di compleanno. I fatti risalgono al 27 agosto del 2023. All’ingresso del tribunale diversi gli animalisti indignati arrivati da ogni parte di Italia a sostegno di Rizzi. “Amo gli animali e seguo Enrico Rizzi” si legge sulle loro magliette. 

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