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Veroli

Pigiama Run per i bambini. In 300 in marcia con la Lilt

Tutti uniti per sostenere i malati oncologici pediatrici. La prima volta in Ciociaria

Oltre 300 persone hanno risposto alla chiamata della Lilt di Frosinone, che per la prima volta ha aderito alla Pigiama Run, portando la manifestazione a Veroli. Una marcia, rigorosamente in pigiama, per sostenere i bambini malati di tumore, che proprio in pigiama trascorrono gran parte delle loro giornate, che si svolge in tutta Italia da sei anni. A esprimere soddisfazione il coordinatore regionale, il dottor Norberto Venturi, che ha parlato di una risposta al di sopra di ogni aspettativa. «Una dimostrazione – ha detto – che questo territorio ha un cuore d'oro. La manifestazione si è svolta in 41 città italiane e siamo orgogliosi di far parte di quei territori che dimostrano una forte sensibilità verso i temi sociali. È stata una prima esperienza entusiasmante«.

Venturi ha poi ringraziato i volontari della Lilt, la presidente provinciale Elena Di Nicuolo e il vicepresidente Genesio Savona, oltre all’abate di Casamari e al sindaco di Veroli, Germano Caperna. La marcia è infatti partita dall’abbazia per terminare al campo di calcio della città, «dove i bambini – ha raccontato Venturi – hanno dato vita a manifestazioni di gioia incredibili». Un ringraziamento è stato rivolto anche ai ragazzi del liceo artistico musicale, che hanno accompagnato la passeggiata con il suono dei tamburi, e alla Asl, che ha supportato la Lilt con la presenza della dottoressa Gabriella Battisti.

«Quello raggiunto – ha rimarcato Venturi – è un risultato fortemente positivo sia per l'aver dato un piccolo contributo a questa importante causa sia perché rappresenta conferma che questo territorio è molto sensibile ai grandi temi della nostra società, del nostro Paese, del nostro essere uomini».

A fargli eco anche il vicepresidente Genesio Savona: «Siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto un numero così importante di partecipanti – ha commentato – perché il nostro obiettivo è sempre informare più persone possibili. Ognuno ha dato il proprio sostegno all’evento, con la giusta motivazione, dimostrando grande sensibilità e la volontà di far sentire la propria vicinanza ai bambini malati oncologici».

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