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La festa per i 250 anni

Guardia di finanza: fari su Pnrr e fondi Ue

Contrasto a evasione fiscale, frodi, infiltrazioni mafiose e falso. Il colonnello Tripoli punta sulla sinergia contro le varie forme di criminalità

Dal Pnrr agli aiuti europei nel settore agricolo agli appalti pubblici. Fari puntati pure sul reddito di cittadinanza e sulle nuove misure di inclusione. Segnalazioni alla Corte dei conti per danno erariale. Accertamenti in materia di antimafia e di riciclaggio. Caccia al falso made in Italy, agli evasori totali e ai lavoratori in nero. Sono gli ambiti di azione della Guardia di finanza nell’ultimo anno e mezzo (2023-maggio 2024) in Ciociaria. Il bilancio è stato tracciato in occasione delle celebrazioni per i 250 anni dalla fondazione del Corpo, ieri mattina al comando provinciale di piazza Risorgimento, alla presenza delle autorità civili, religiose e militari della provincia, a cominciare dal prefetto Ernesto Liguori, dal comandante regionale delle Fiamme gialle, generale Virgilio Pomponi, e dal comandante provinciale, colonnello Cosimo Tripoli.

Gli interventi
Il colonnello Cosimo Tripoli ha parlato di «risposte concrete e tempestive» per fronteggiare un «crimine che ha assunto dimensioni sfuggenti e che non conosce bandiere». Al tempo stesso ha elogiato le capacità del corpo di adeguarsi ai mutati scenari che impone il contrasto alla criminalità economica e non solo. Il colonnello ha richiamato «l’attenzione su fenomeni illegali che minano l’economia e che compromettono la ripresa dello Stato». E quindi vigilanza massima «a cominciare dal Pnrr».
Tripoli ha ribadito che «non si può prescindere dal rispetto delle regole» e ha rivendicato «il gioco di squadra che crea sinergie nel rispetto dei ruoli. Occorre continuare a operare, coordinandosi e confrontandosi con polizia e carabinieri. Insieme siamo in grado di contrastare le varie forme di criminalità». Per i risultati conseguiti il colonnello ha ringraziato i finanzieri per «l’impegno, il senso del dovere e lo spirito di sacrificio». Un grazie anche alla prefettura per l’attività di coordinamento, alle autorità giudiziarie di Frosinone e Cassino, alle quali ha assicurato massima collaborazione, nonché al questore e al comandante dei carabinieri. Il generale Virgilio Pomponi, comandante regionale del Lazio, ha evidenziato «l’importante ricorrenza» dei 250 anni della fondazione che «ha un significato profondo». Ha evidenziato come in questo lasso di tempo la Finanza ha avuto «trasformazioni radicali in tante cose, ma altre sono rimaste immutate». Ha rilanciato «la sfida digitale per la quale ci stiamo preparando a essere un presidio efficace». Quindi si è soffermato su «tradizione e futuro, un ossimoro che spiega i valori fondanti del corpo e le prospettive da affrontare con le nuove sfide». Quindi, ha rivolto un saluto di commiato, annunciando che a breve lascerà l’incarico. «Spero di essere stato all’altezza - ha concluso - sono stati tre anni bellissimi e di grandi risultati in questa provincia non semplice. Ringrazio i colonnelli Gallozzi e Tripoli, le autorità, tutti i cittadini, i finanzieri della provincia. Qui mi sono sentito sempre come a casa».

Le operazioni
Questi i risultati più importanti conseguiti dai finanzieri in provincia di Frosinone. Tra i principali obiettivi c’è il monitoraggio dei progetti e degli investimenti per il Pnrr. Eseguiti 131 interventi finalizzati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e di finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione di opere e servizi negli appalti pubblici per oltre 38 milioni di euro, per un danno all’erario valutato in 7 milioni di euro. Particolare attenzione anche sulle risorse dell’Unione europea in materia di politica agricola. Accertata una frode attuata attraverso la presentazione di falsi titoli di proprietà, per circa 8 mila euro, con relativo sequestro e una denuncia. Nel settore della spesa pubblica nazionale, effettuati 366 interventi, di cui 199 sul reddito di cittadinanza e sulle nuove misure di inclusione. Sono state portate avanti 16 indagini in tema di spesa pubblica, al cui esito sono stati segnalati alla Corte dei conti 74 soggetti, con l’accertamento di danni erariali per oltre 20 milioni di euro e sequestri per più di 14 milioni di euro. Cui si aggiungono le proposte di sequestro per altri 3 milioni circa. Controlli sugli affidamenti e sulle modalità di esecuzione di appalti per oltre 3 milioni di euro. Non mancano le attività di contrasto ai tentativi di infiltrazione nell’economia sana delle organizzazioni criminali di stampo mafioso, come emerso anche nell’ultima relazione semestrale al Parlamento della Dia. In materia di antimafia sono stati svolti accertamenti patrimoniali per 189 persone cui si aggiungono i provvedimenti di sequestro, confisca o amministrazione giudiziaria di beni per un valore di oltre 3,5 milioni di euro. 208 gli accertamenti su richiesta della prefettura, soprattutto per il rilascio della documentazione antimafia. Denunciate 126 persone e altre 9 arrestate per riciclaggio e autoriciclaggio. Sul fronte dell’evasione scovati 118 evasori totali e 94 lavoratori in nero. Altri 313 sono stati denunciati per reati tributari e due arrestati. Sequestro di beni frutto di profitto di evasione e frode fiscale per 34 milioni di euro. Avanzate anche 35 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati degli scambi commerciali. Segnalati anche 43 interventi per il contrasto del gioco illegale con l’individuazione di due gestori di apparecchi per il divertimento e di 61 persone. Non sono poi mancati i controlli in materia di stupefacenti, con il sequestro di 110 grammi tra cocaina, hashish e marijuana che hanno portato a un arresto, una denuncia e a 22 segnalazioni alla prefettura.
18 interventi e 11 denunce per la tutela del mercato con il sequestro di 20.234 prodotti contraffatti e 26.355 chili di merce con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione delle norme sul diritto d’autore. Non mancano azioni contro la pirateria digitale: oscurati due siti internet per la diffusione di contenuti editoriale in rete e per la commercializzazione di prodotti contraffatti.

I riconoscimenti
A fine cerimonia poi la consegna degli attestati ai finanzieri che si sono distinti nelle principali operazioni di servizio e alla memoria dei militari recentemente scomparsi. Il colonnello Tripoli, nel ricordare l’importanza della storia del corpo, ha rivolto un saluto al maresciallo maggiore Pietro Marcello Compagno di Vallecorsa già comandante delle brigate di Anagni, Ceprano e Fiuggi, arruolato nella Guardia di finanza nel 1946, all’indomani della fine della seconda guerra mondiale, e congedato il 1° gennaio 1990, decano dei finanzieri della provincia di Frosinone.

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