Spazio satira
Frosinone
27.04.2024 - 09:04
Le operazioni di sgombero degli alloggi Ater occupati abusivamente fanno emergere un’altra criticità. Per rendere nuovamente assegnabile uno degli appartamenti sarà necessario un dispendio di ingenti risorse per tutti gli interventi necessari al recupero e al ripristino delle normali condizioni di igiene. L’appartamento sgomberato, infatti, è stato trovato in pessime condizioni, con cumuli di oggetti, vestiario e spazzatura ovunque. L’operazione è stata effettuata nei giorni scorsi nel capoluogo, grazie all’intervento congiunto di Prefettura, Regione, Comune, Questura e Ater. «Siamo molto soddisfatti delle azioni poste in essere grazie a un intenso lavoro congiunto tra l’Ater, le istituzioni e le forze di polizia – ha dichiarato il commissario straordinario dell’Ater Antonello Iannarilli – I risultati ottenuti ci fanno ben sperare per il futuro, ma è necessario ribadire che l’occupazione abusiva di un alloggio è un fenomeno da combattere alla radice le cui conseguenze si ripercuotono sui cittadini e sull’Azienda.
Innanzitutto – ha aggiunto – si impedisce l’assegnazione a coloro che sono iscritti in graduatoria, violando un loro diritto. In secondo luogo, si arreca un danno economico all’ente, che è impossibilitato a riscuotere il canone di locazione, ed è tenuto, altresì, ai sensi di legge, a emettere bollette per un’indennità di occupazione, che verosimilmente non incasserà mai, ma che avrà un peso indiscutibile sul proprio bilancio».
Iannarilli ha poi sottolineato che un aspetto relativo ai costi: «Quando si tratta di occupanti abusivi – ha spiegato – è l’Ater che deve farsi carico di tutti gli oneri e degli eventuali costi per le spese di manutenzione ordinaria. Un’incombenza che, come è evidente, equivale a un danno gravoso. A tutto ciò, si aggiungano le somme richieste per l’avvio delle procedure di accertamento e del successivo sgombero. Parliamo di costi che ricadono interamente sull’Ater senza possibilità di deroga: le spese per gli adempimenti burocratici e legali, quelle per il recupero dell’alloggio, quelle per il deposito ed eventuale smaltimento delle masserizie rinvenute nell’immobile e, in ultimo, quelle per gli interventi manutentivi indispensabili affinché sia possibile una nuova assegnazione». Il commissario straordinario ha evidenziato, poi, che nella stragrande maggioranza dei casi, gli alloggi recuperati versano in pessime condizioni, il che si traduce in un enorme dispendio di risorse.
«Le operazioni effettuate nei giorni scorsi nel capoluogo – ha rimarcato – ne sono la riprova: appartamenti mantenuti in maniera indecorosa e che necessitano opere di manutenzione urgenti per garantire salubrità e vivibilità. Una situazione limite – ha concluso – alla quale però i nostri uffici stanno già provvedendo, per assicurare a coloro che attendono in graduatoria un’abitazione dignitosa».
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