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Se la cannabis fosse legale

Se la cannabis fosse legale

Frosinone

Se la cannabis fosse legale

Tra le tante proposte di legge che si stanno discutendo alla Camera, di certo, non si può ignorare quella sulla legalizzazione della cannabis. Il testo è stato elaborato da un intergruppo parlamentare composto da 221 onorevoli.

L'iniziativa è trasversale, i firmatari sono appartenenti a diversi schieramenti. Tramite la legge si intende legalizzare il possesso di cannabis per uso personale ricreativo (per un massimo di 15 grammi all'interno del domicilio e di 5 grammi se ci si trova fuori casa). Sarebbe consentita anche la coltivazione, non oltre le 5 piante. Ammessa anche la coltivazione associata, attraverso specifiche associazioni non a scopo di lucro, con un limite di 50 membri, i quali coltiverebbero non oltre 5 piante a testa. Poi si legalizzerebbe la vendita della sostanza, in regime di monopolio statale, soprattutto per la produzione di prodotti farmaceutici.

I soggetti privati invece, avranno la possibilità di vendere al dettaglio quanto da essi coltivato in appositi negozi, previa autorizzazione dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e sotto la vigilanza del Ministero della Salute. Il ddl vieta l'esportazione e l'importazione della cannabis, l'uso in luoghi pubblici o sul posto di lavoro e alla guida.

Abbiamo chiesto ai parlamentari e senatori ciociari cosa pensassero di questi potenziali stravolgimenti. Il deputato Nazzareno Pilozzi (Pd) si è detto favorevole alla proposta. «La considero una legge molto positiva - dice Pilozzi - con la sua potenziale attuazione verrebbe compiuto un altro passo avanti nell'ottica dei diritti civili. In questo modo, inoltre, si darebbe una forte spallata alla criminalità organizzata. Il mio è un sì, ma con le dovute cautele, l'argomento è delicato e bisognerà adottare molto equilibrio. Il progetto è comunque fondamentale, al fine di abbandonare il tradizionale approccio altamente proibitivo che l'Italia ha in merito a certi argomenti».

Molto più critico l'esponente del M5S Luca Frusone, il quale ha precisato che il Movimento approva il disegno legge, anche se avrebbe voluto si facesse meglio. Chiediamo allora a Frusone perché non reputa sufficiente il lavoro dei colleghi, lui risponde che il motivo è la quasi assenza di programmi collaterali per utilizzi diversi della canapa. Frusone ci fa capire che la cannabis non è soltanto un qualcosa da fumare, ma è adatta ad essere lavorata per fabbricare, attraverso la cosiddetta fibra di canapa, i più disparati oggetti.

Il senatore Francesco Scalia si esprime in modo moderato, ma anche lui è sostanzialmente sulla linea di Nazzareno Pilozzi. Scalia poi aggiunge: «Sono stato sempre contrario alle concessioni sulle sostanze stupefacenti e non mi piace neanche la legalizzazione delle droghe leggere, però non si può più far finta di niente e bisogna prendere atto della situazio- ne in cui viviamo».

Dulcis in fundo, la senatrice Maria Spilabotte (Pd). Lei, che fa parte dell'intergruppo parlamentare che ha promosso la legge, ne è chiaramente una grande sostenitrice. «L'opzione - dice Spilabotte - antiproibizionista sulla marijuana non è più semplicemente un'idea, ma è diventata una concreta strategia di governo, con effetti positivi sul piano sociale, sanitario e del contrasto alle organizzazioni criminali e con una dimostrabile efficienza sul piano fiscale».

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