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Costringe la madre a prostituirsi. Condannato a tre anni

Emessa la sentenza nei confronti di un venticinquenne accusato di maltrattamenti nei confronti della madre

Tre anni e due mesi di reclusione. È la pena inflitta a un venticinquenne di Ferentino per maltrattamenti nei confronti della madre. Botte e minacce anche con un coltello. Sarebbe arrivato a "offrire" la madre agli anziani per rapporti sessuali in cambio di dieci euro per comprare la droga.

Condannato anche alle spese processuali e resterà in carcere dove è detenuto proprio per i reati contestati. Le motivazioni della sentenza tra 90 giorni. Per la sua difesa si è rivolto all'avvocato Mario Cellitti. Il difensore ricorrerà in Appello per cercare di far emergere l'estraneità dei fatti dell'imputato.

La ricostruzione
Diverse le denunce nel tempo a carico del venticinquenne: maltrattamenti in famiglia, estorsione, porto abusivo di armi. Due degli ultimi episodi di cui è accusato si sono verificati nell'estate di due anni fa.
La madre ha sperato fino all'ultimo che il figlio potesse cambiare. Ma l'atteggiamento è stato spesso violento e minaccioso. In più occasioni il giovane avrebbe minacciato di morte la donna con un coltello a serramanico, puntato alla gola, nel tentativo di estorcerle il denaro.

I carabinieri nel corso di una perquisizione a carico del ragazzo, hanno rinvenuto l'arma bianca di circa quattordici centimetri.
Nonostante le diverse segnalazioni, spesso, sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, il venticinquenne ha aggredito la mamma per estorcere il denaro al fine di acquistare la droga.

Le avrebbe preso anche la carta del reddito di cittadinanza per comprare la sostanza stupefacente. In casa faceva entrare soggetti tossicodipendenti o noti alle forze dell'ordine. In diverse occasioni avrebbe istigato la madre a prostituirsi, "offrendola" addirittura agli anziani in cambio di dieci euro.
A inizio agosto del 2022 un'altra aggressione alla mamma, ferita a un braccio.
La vittima ha cercato di raggiungere la caserma dei carabinieri per chiedere aiuto e il figlio l'ha seguita.
Il ferentinate è finito, quindi, in carcere. L'altro ieri è stata emessa la sentenza di condanna. Deve scontare tre anni e due mesi di reclusione.

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