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Cronaca

Telefonini in carcere. Mario Pincarelli a processo

Altri guai dopo la condanna per l'omicidio di Willy. Il giovane di Artena avrebbe parlato con i familiari da Regina Coeli

Altro processo per Mario Pincarelli, il giovane condannato insieme a Francesco Belleggia e ai fratelli Gabriele e Marco Bianchi, tutti di Artena, per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il cuoco ventenne ucciso di botte a Colleferro la sera del 6 settembre 2020. Mentre si attende l'esito del processo in Cassazione dopo la condanna a 21 anni di reclusione che gli è stata inflitta dalla Corte d'assise d'appello e che non soddisfa i suoi difensori, Pincarelli dovrà rispondere del reato di "accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte dei soggetti detenuti". Quello che il pubblico ministero della Procura di Roma gli contesta, insieme ad altri tredici detenuti, è di aver utilizzato un telefonino per mettersi in contatto con i familiari mentre era rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.

In particolare, Pincarelli è accusato di aver usato un cellulare per contattare, in almeno in due occasioni, nella primavera del 2022, la madre, la sorella e altre persone. Per questo la Procura della Repubblica gli contesta l'articolo 391 del codice penale. Giovedì a Piazzale Clodio si è tenuta la prima udienza del nuovo processo a carico di Pincarelli. L'avvocato Loredana Mazzenga, che lo assiste, ha chiesto il rito abbreviato per garantirgli uno sconto di pena nel caso venisse condannato. Al quotidiano "La Repubblica", l'avvocato ha spiegato il perché di questa scelta: «La violazione commessa è documentale e la scelta del rito alternativo ci consentirà in caso di condanna di avere un vantaggio processuale».

Il processo per l'omicidio di Willy è fissato in Corte di Cassazione il 9 aprile prossimo e vedrà a giudizio, oltre ai fratelli Bianchi, anche i due coimputati Francesco Belleggia e Mario Pincarelli, condannati sia in primo che in secondo grado rispettivamente a 23 e 21 anni. I fratelli Gabriele e Marco Bianchi, in appello, hanno ottenuto uno sconto di pena dall'ergastolo a 24 anni.

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