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La storia

Tentato furto, mancano i video delle telecamere e viene assolto

Due i georgiani nei guai. L'altro è stato condannato a sei mesi di reclusione

Mancano i video delle telecamere e viene assolto. Le testimonianze rese da alcuni dei presenti - che avrebbero "descritto" quanto visto nei video poi cancellati - non sarebbero bastate per ritenere colpevole un giovane georgiano accusato di tentato furto insieme a un suo connazionale condannato, invece, a 6 mesi di reclusione pena sospesa. Ci sono voluti otto anni dai fatti contestati per arrivare alla sentenza di primo grado che ha assolto il cittadino georgiano, assistito dall'avvocato Giuseppe De Giorgio.

La vicenda
I fatti contestati a due georgiani, allora trentenni, risalgono al 2016. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine intervenute nell'immediatezza, i due avrebbero mandato in frantumi una bacheca che custodiva alcuni telefoni all'interno di un rivenditore di hi-tech. Secondo i proprietari, con l'intento di rubare i cellulari presenti nella teca di vetro.

Secondo gli imputati, per mera casualità. Momenti concitati che videro coinvolti anche gli addetti del negozio e alcuni clienti, pronti nel parapiglia a fermare i giovani che hanno sempre negato le accuse. Il trentenne rappresentato dall'avvocato De Giorgio si allontanò spaventato, l'altro - assistito da un legale del Foro di Napoli - venne fermato.

Per entrambi scattò la denuncia. Nel corso del procedimento nato da quell'episodio è emersa l'assenza delle immagini sul supporto tecnico da usare come prova. Immagini che sarebbero state cancellate probabilmente per errore. A riferire sui dettagli di quella giornata sono stati alcuni testi, ma mancando la "prova provata" sarebbe stato impossibile - come sottolineato dall'avvocato De Giorgio in giudizio - identificare con certezza il giovane georgiano. Che è stato assolto.

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