Spazio satira
La novità
01.04.2024 - 08:00
Un sismografo come quello che verrà installato a Sora su iniziativa dell'associazione “SoraAntica”
Sora avrà il suo sismografo. Una notizia che sommessamente ha iniziato a circolare in questi giorni tra chi ha sostenuto fortemente il perseguimento di questo obiettivo e, non senza un punta di orgoglio, ha voluto renderlo noto. Sono gli attivisti dell'associazione "SoraAntica" che annunciano: «È con soddisfazione che comunichiamo di essere riusciti, in collaborazione con il presidente di SoraAntica e l'Osservatorio geofisico della Valle del Liri, ad avere l'autorizzazione a installare a Sora una stazione di monitoraggio sismico».
Dunque il sodalizio sorano ha portato a casa l'importante risultato che si concretizzerà nei prossimi mesi, dopo aver esperito i passaggi burocratici e aver effettuato i necessari sopralluoghi. «Questa cosa consente di monitorare e studiare l'ambiente evidenziandone eventuali amplificazioni del terreno a frequenze determinate e collegare alla rete sismica nazionale consultando i dati in tempo reale», concludono gli attivisti di "SoraAntica".
Una notizia salutata con entusiasmo in primis dagli addetti ai lavori che potranno utilizzare una stazione di monitoraggio sismico particolarmente preziosa in un territorio a rischio di terremoti come quello del comprensorio sorano. Le già attive stazioni dell'Osservatorio geofisico Valle del Liri si trovano ad Arpino, Campocatino, Campoli Appennino, Colle San Magno, San Donato Val di Comino, San Biagio Saracinisco e San Giovanni Incarico.
Storicamente il territorio di Sora è stato segnato dai terremoti e oggi la città è classificata in zona rossa per i rischi sismico e idrogeologico. Un'area sulla quale bisogna investire per la messa in sicurezza dei versanti rocciosi: negli ultimi anni due grandi massi sono caduti nel centro storico, fortunatamente senza colpire nessuno, creando però danni alle abitazioni presenti ai piedi del santuario della Madonna delle Grazie. Il livello d'attenzione deve rimanere elevato, come indicato nel piano di emergenza comunale che invita i cittadini a informarsi sui comportamenti da adottare in caso di calamità naturali.
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