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La vicenda

Abbandonati senza cibo, luce e acqua da giorni, migranti in rivolta

Ieri la clamorosa protesta dei migranti ospitati nell'ex Palace Hotel: appiccano un incendio e chiedono assistenza. Sul posto vigili del fuoco e polizia

La protesta era nell'aria già da alcuni giorni, da quando la situazione all'interno dell'ex Palace Hotel è diventata invivibile: niente corrente elettrica, niente acqua, niente riscaldamento, perfino niente cibo. Così ieri è scoppiata la rabbia dei migranti ospitati nell'ex albergo, circa un centinaio. Qualcuno di loro ha accatastato dei pezzi di legname e gli ha dato fuoco incendiando parte di una stanza.

Una protesta eclatante che ha subito fatto scattare l'allarme. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco del distaccamento di Fiuggi che hanno domato le fiamme evitando che si propagassero alle altre camere. Immediato anche l'intervento degli agenti di polizia del commissariato fiuggino e del vice questore Vassalli che hanno riportato la calma tra i giovani migranti inferociti. Prima di appiccare il fuoco in segno di protesta, una delegazione si era recata in prefettura per denunciare le insostenibili condizioni di vita all'interno della struttura.

Al ritorno la clamorosa azione di protesta. Poi i migranti hanno improvvisato un sit in nel piazzale esterno.
Gli ospiti dell'ex Palace Hotel vanno avanti da quasi una settimana a merendine e succhi di frutta. Affermano che non viene loro consegnato il cibo né l'acqua. Ad occuparsi della loro permanenza a Fiuggi è la cooperativa "Synargasia onlus", che risulta morosa con l'Enel: da qui il distacco della fornitura elettrica che ha lasciato al buio e al freddo i migranti.

Conto non saldato neppure con il titolare dell'ex albergo, il quale nonostante abbia attivato già da un paio di anni le procedure di sfratto, decreti ingiuntivi compresi, non è riuscito a ottenere la liberazione dell'immobile. Vanterebbe un credito verso la coop di quasi 200.000 euro. «Non solo non mi pagano il canone di affitto - ha detto ieri il proprietario dell'ex Palace Hotel - ma mi hanno anche distrutto l'albergo. E prima o poi qualcuno me ne dovrà rendere conto».

La notizia della clamorosa protesta è rimbalzata subito in Comune e il sindaco Alioska Baccarini si è presentato sul posto insieme alla polizia locale per verificare personalmente che cosa stesse accadendo. Ha chiesto di verificare se, nelle attuali condizioni, la struttura risponda ai requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge per l'agibilità dei locali.

Nel pomeriggio, l'ufficio tecnico del Comune ha accertato che non esistono le condizioni adeguate alla permanenza degli ospiti e che quindi la struttura va chiusa. E in serata 45 migranti sono stati trasferiti in strutture di Alatri, Ferentino, San Giovanni Incarico e Supino. Gli altri sono rimasti all'ex Palace Hotel dove la prefettura ha inviato un gruppo elettrogeno per alimentare l'impianto elettrico e quello di riscaldamento. Probabilmente oggi stesso anche loro verranno trasferiti.

Intanto il sindaco ha ribadito che a Fiuggi altre strutture ricettive adatte a ospitare i migranti non ci sono. Nei giorni scorsi lo stesso Baccarini è stato ricevuto dal prefetto Ernesto Liquori al quale ha rappresentato le criticità di una città a vocazione turistica come Fiuggi che ospita 270 extracomunitari (fino a poco fa erano 340). L'amministrazione comunale, pressata anche dagli operatori economici locali, si è mossa pure a livello ministeriale e una delegazione del Comune è stata ricevuta al Viminale dove ha ottenuto assicurazioni che verrà fatto tutto il possibile per Fiuggi e, speriamo, anche per gli extracomunitari.

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