Spazio satira
Giudiziaria
30.09.2023 - 18:00
Padre divorziato vince una causa per mancato versamento alla ex moglie e ai figli minori e per mancata assistenza morale. Un aspetto dirimente, che il quarantenne - assistito dall'avvocato Francesco Riccardi - ha tenuto a precisare con forza dopo la sentenza dei giorni scorsi del giudice La Milza. La sentenza che vedeva imputato un quarantenne della città martire per la presunta violazione degli obblighi di assistenza familiare ha posto grande attenzione all'aspetto morale: affetto, educazione e cura.
Le basi di un rapporto tra genitori e figli. «Una sfera che include anche il diritto di frequentazione che spesso viene indicato con il diritto di visita - ha sottolineato l'avvocato Riccardi - ma che non trova la sua piena comprensione nel termine "visita"». Diritto di visita appare piuttosto legato a incontri occasionali e imposti, non alla pienezza della scelta di frequentare e di vivere i propri figli dopo la separazione dal coniuge. Una differenza semantica sostanziale. Punto, questo, al centro anche della delicata sentenza.
La controversia che ha visto protagonisti i due coniugi cassinati è molto più complessa. Denunce reciproche, processi (alcuni terminati, altri in corso), tensioni legate alla gestione dei figli minori. Non solo, dunque, l'aspetto squisitamente economico. L'uomo aveva più volte contestato alla ex moglie di essersi allontanata e di non aver incentivato un rapporto con i figli; lei anche di aver violato gli obblighi di assistenza familiare. Contestazione per la quale il quarantenne era stato già assolto in un altro procedimento.
Nell'ambito dei delitti contro la famiglia assume un particolare rilievo la violazione degli obblighi di assistenza familiare (regolata da due norme: gli articoli 570 c.p. e 570 bis c.p.). Ma ad assumere rilievo in questa sentenza è l'aspetto morale. Secondo le contestazioni l'aspetto morale doveva essere inteso come totale disinteresse e costante indifferenza verso i figli, verso la loro cura. Ecco perché l'assoluzione - sia per il mantenimento (con l'accoglimento della contestazione dell'avvocato Riccardi del "Ne bis in idem") sia per l'aspetto morale - assume un significato particolare.
Mai affrontato prima, nelle innumerevoli sentenze pronunciate per contestazioni identiche nel tribunale cassinate.
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