Spazio satira
La mobilitazione
08.07.2023 - 14:30
Poco dopo le 17.30, il corteo inizia a muovere i suoi passi in direzione di piazza Santa Maria Maggiore. Tanti striscioni e un solo grido "L'ospedale non si tocca". Le persone avanzano lentamente ma con convinzione, fa caldo, ma le alte temperature non hanno scoraggiato chi è venuto qui a difendere il presente e il futuro del "San Benedetto".
È il giorno della mobilitazione del territorio, indetta su spinta di Matteo Campoli, sindaco di Fumone, ma la platea qui riunita ha colori diversi.
Due sono i chilometri che separano il nosocomio dalla piazza principale della città e, quando si arriva in centro, la voglia di ascoltare parole rassicuranti, certe, è superiore alla fatica e al sudore.
Sul palco si alternano varie voci, quelle dei sindaci della zona e dei rappresentanti del comitato per la difesa dell'ospedale alatrense.
Importante l'intervento del sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, che ricorda come la sua amministrazione sia impegnata al 100% nella difesa del "San Benedetto", come il confronto con Asl e Regione Lazio sia costante.
Altrettanto significative le parole del rappresentante del comune di Filettino, il quale ha ricordato che sentirsi male nel suo paese equivale a grandi rischi, data la notevole distanza che separa Filettino dall'ospedale di Frosinone.
Si chiude con la proposta di un sit-in che prenderà il via mercoledì 12 sotto gli uffici della Regione: un modo per non abbassare i riflettori sul "San Benedetto" e le sue sorti.
Infine, siparietto finale con l'intervento della consigliera regionale Sara Battisti (Pd), che attacca politicamente: «Sto con i cittadini che rivendicano dei diritti, da Rocca aspettiamo i fatti. Il presidente della Regione asserisce che tutto quello che sta accadendo, da quando si è insediata la sua giunta, sia conseguenza della precedente gestione. Niente di più falso». A quel punto sale sul palco anche Roberto Addesse, vicesindaco di Alatri, per una replica, ma riesce a rispondere solo parzialmente, sostene ndo che Rocca abbia ereditato da Zingaretti una situazione deficitaria.
La manifestazione termina quindi con un po' di tensione (politica) nell'aria.
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