Spazio satira
I fatti
05.07.2023 - 13:00
L'accoltellatore ammette l'aggressione, ma è ancora giallo sul movente. Ma la svolta è arrivata a poche ore dal fatto di cronaca di via del Casone.
L'inchiesta sul ferimento del trentacinquenne di origini campane, ma residente a Frosinone, nella notte tra domenica e lunedì nella zona della villa comunale, ha subito avuto un primo momento di svolta. Nei confronti del principale indiziato dell'aggressione, un ragazzo di 19 anni calabrese, incensurato, è stato emesso un fermo di indiziato di delitto da parte del sostituto procuratore Adolfo Coletta che coordina le indagini condotte dalla questura.
Il diciannovenne è accusato di tentato omicidio. Il ferito, colpito da una decina di fendenti alla schiena, all'addome, al collo e alle braccia, si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone. Le sue condizioni sono giudicate serie dai sanitari.
Il calabrese è stato a lungo ascoltato lunedì pomeriggio in questura negli uffici della squadra mobile diretta dal vice questore Flavio Genovesi. L'uomo, che è assistito dall'avvocato Giovanna Liburdi, nominata d'ufficio, ha sostanzialmente ammesso di aver pugnalato il campano. Questa mattina sarà nuovamente interrogato, in carcere, per la convalida del provvedimento restrittivo. Ma il movente dell'aggressione non è ancora del tutto chiaro. E su questo ora si concentrano le indagini.
Gli uomini della squadra mobile stanno ricostruendo i movimenti di entrambi. Di quella notte ma anche dei giorni precedenti. Stanno cercando di capire perché il diciannovenne è giunto a Frosinone dalla Calabria e che tipo di rapporti c'erano tra i due. Utile, a tal fine, potrà essere l'analisi dei telefoni cellulari. Anche perché la visione delle telecamere della zona non ha prodotto alcun risultato apprezzabile: le telecamere o non hanno registrato niente di utile sull'aggressione o non sono funzionanti. Dai tabulati, invece, si potrà capire se tra i due ci sono stati contatti nelle ore e nei giorni antecedenti all'accoltellamento di domenica notte.
Sul movente gli investigatori si concentrano in modo particolare sulla pista passionale. Alla base del gesto potrebbero esserci delle questioni di gelosia per una donna contesa, ma in questa fase dell'indagine si sta ancora cercando di far luce su tutti gli aspetti di una vicenda che appare ancora contorta. Da verificare pure l'eventuale presenza di altre persone sulla scena del crimine oltre all'aggressore e al ferito. Se ci fossero, bisognerà capire quale contributo abbiano offerto all'uno o all'altro dei soggetti coinvolti.
Da quanto finora ricostruito, l'allarme è scattato intorno alle ore 2 della notte tra domenica e lunedì. Qualcuno ha segnalato la presenza di un uomo ferito in una pozza di sangue. Subito, ai soccorritori le sue condizioni sono apparse particolarmente gravi. Portato d'urgenza all'ospedale Spaziani, il trentacinquenne è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, ma resta in prognosi riservata.
Da quel momento sono scattate le indagini della questura. Non c'è voluto molto agli investigatori per risalire all'identità e fermare il principale sospettato. Ma il lavoro va avanti innanzitutto per stabilire il movente dell'accoltellamento. Individuarlo con esattezza darà alla vicenda il giusto contorno nel quale procedere. Capire il movente sarà importante soprattutto in un'ottica futura, in chiave processuale, per poter eventualmente contestare delle aggravanti o, al contrario, cercare di attenuare la gravità del fatto.
Intanto occorrerà vedere che tipo di ricostruzione fornirà il fermato questa mattina, sempre che deciderà di non avvalersi della facoltà di non rispondere.
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