Spazio satira
La giornata
04.07.2023 - 11:07
"Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida scorta per avventura tra le petraie d'un greto, esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto". Le parole sono quelle di Eugenio Montale. Ma ieri gli studenti della 5ªC del liceo classico "Norberto Turriziani" le hanno fatte loro per ricordare ancora una volta Benedetta Quadrozzi, la compagna di classe scomparsa lo scorso novembre per un arresto cardiaco mentre giocava a tennis.
Benedetta quest'anno avrebbe dovuto affrontare la maturità insieme ai suoi compagni, ma così non è stato. E ieri mattina tutti hanno voluto sostenere il suo esame. Addosso solo una maglietta bianca e una scritta: "Sarai sempre nel nostro cuore". Un cuore rosso, appunto, stampato sul petto, perché è proprio lì che quei ragazzi custodiranno per sempre il ricordo della giovane diciottenne.
Un esame particolare
Quel banco è rimasto vuoto e i ragazzi della 5ªC hanno voluto sostenere l'esame di maturità anche per lei. Come una sorta dichiarazione di affetto, di amore per Benedetta. Una poesia di Montale per iniziare letta dalla voce emozionata di Alice Ceccarelli: "Codesto è il mio ricordo, non saprei dire, o lontano, se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua, o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua e recano il loro soffrire con sé come un talismano. Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma, e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia schietto come la cima d'una giovinetta palma..."
In classe anche la mamma e il papà insieme al fratello di Benedetta. Nessuno è riuscito a trattenere l'emozione. L'esame si è concluso con la consegna di una tela che ritrae la giovane. È stata realizzata qualche mese fa da due studentesse del liceo artistico di Frosinone e portata a scuola durante un'assemblea di istituto.
Sempre nel nostro cuore
Sono stati giorni di studio intensi, di ansie e mille paure. Ma neanche per un secondo hanno smesso di pensare a Benedetta. Durante gli esami il pensiero è rimasto costante su quella ragazza sempre sorridente. E che avrebbe affrontato la maturità proprio così: col sorriso.
I compagni di classe hanno raccontato che è stato proprio quel sorriso ad essere utilizzato come forza per andare avanti. Per affrontare gli esami e di uscire soddisfatti da questa esperienza. Il vuoto resterà ancora, forse per sempre. Ma mai il ricordo smetterà di battere nei loro cuori.
Edizione digitale
I più recenti
Ultime dalla sezione