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La ricorrenza

Festa dei santi patroni Ormisda e Silverio. Messaggeri di pace e fede

Frosinone ha celebrato ieri le figure di Ormisda e Silverio con la messa solenne presieduta dal vescovo monsignor Ambrogio Spreafico

Ormisda, con il suo impegno nel ricondurre all'unità la Chiesa d'Oriente e di Occidente; Silverio, nella sofferenza del martirio, furono artigiani di pace e di unità. In questo tempo di dolore e di morte, con una guerra ancora in corso l'esempio dei due papi, santi, patroni di Frosinone è sempre più attuale. In un piazzale Vittorio Veneto gremitissimo, si è svolta ieri sera la messa solenne per i patroni della città, presieduta dal vescovo di Frosinone, monsignor Ambrogio Spreafico, che ha aperto i festeggiamenti religiosi e civili per una ricorrenza sempre più sentita dai frusinati, perché simbolo inequivocabilmente identitario. Ieri, tra l'altro, è iniziato l'Anno Ormisdano. Nel 2023 ricorrono, infatti, i 1500 anni dalla morte di Sant'Ormisda, pontefice dal 20 luglio 514 al 6 agosto 523.

Per ricordare questa importante ricorrenza è in programma una serie di iniziative, anche culturali. Già nei mesi di maggio e giugno, sono state accolte nelle parrocchie della città le reliquie dei Santi Patroni, custodite nella chiesa di Santa Maria Assunta, Cattedrale della Diocesi di Frosinone. Aedificator ac defensor fidei. Fondatore del diritto canonico e della diplomazia vaticana, ma, soprattutto, frusinate; il più illustre dei frusinati. Santo, papa della Chiesa cattolica in uno dei momenti più duri e difficili della storia, Ormisda è una di quelle personalità che hanno segnato il continuum temporale delle vicende umane.

Nel V secolo dopo Cristo, nell'antica città volsca di Frosinone, tra amene colline e tra terre fertili sempre verdi era nato e vissuto Ormisda, coniugato con Caria di Capua e padre di Silverio, frusinate, che sarebbe diventato, poi, anch'egli papa, caso unico nella storia della Chiesa. Il frusinate Ormisda è stato un uomo carismatico, saggio, un intellettuale raffinato, un punto di riferimento non solamente per i cristiani. Tutti i potenti del mondo allora conosciuto avevano rispetto di lui e quando si parla di potenti è giusto ricordare che all'epoca cominciava ad affacciarsi sul palcoscenico della storia un certo Giustiniano. La grandezza di Ormisda, che unificò le chiese di Occidente e di Oriente, verrà celebrata per un anno intero, quindi.

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