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Asl, aspiranti direttori generali. Tra gli idonei ciociari e tanti ex

La commissione ministeriale ha concluso il lavoro di verifica dei requisiti e di aggiornamento biennale dell'elenco nazionale

Un elenco di cinquantuno pagine con centinaia di nomi di aspiranti direttori generali di Aziende sanitarie ritenuti idonei all'incarico in base a requisiti ed esperienze maturate.
Nei giorni scorsi, la Commissione, nominata con decreto ministeriale del 28 gennaio 2022, ha concluso le procedure per l'aggiornamento biennale dell'elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale delle aziende sanitarie locali, delle aziende ospedaliere e degli altri enti del Servizio sanitario nazionale nonché dei soggetti idonei alla nomina di direttore generale presso gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali.

Con determina del 15 dicembre scorso, poi, è stata disposta la pubblicazione dell'Elenco nazionale aggiornato. Un elenco che ha generato, inevitabilmente malumori (qualche scontento c'è sempre), ma anche entusiasmi. Felici, ad esempio, i dichiarati idonei d'ufficio, sulla base del corretto principio del tempus regit actum, ovvero quelli ritenuti tali nella edizione precedente del 2020. Moltissimi invece i delusi, già idonei ante 2020 a pieno titolo, ritenuti anch'essi idonei, ma solo nelle aziende sanitarie attive in regioni con meno di 500.000 abitanti.

Scorrendo il lunghissimo elenco, ci sono nomi, ci sono dirigenti che hanno già incrociato il loro cammino con la sanità ciociara. Ci sono, ad esempio, Angelo Aliquò, che è l'attuale direttore generale in carica, ed Eleonora Di Giulio, direttore amministrativo all'Asl di Frosinone con precedenti esperienze, nello stesso ruolo, all'Asl di Latina.

Tra gli idonei figurano, poi, i ciociari Narciso Mostarda (in passato dirigente dipendente all'Asl di Frosinone, già direttore sanitario e generale all'Asl Roma 6, già Commissario dell'Israelitico, attuale direttore generale dell'Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini con un passato politico nel Pd, vantando nel curriculum anche un incarico da assessore comunale nel capoluogo nella giunta Marini); Mauro Palmieri (ingegnere, oggi direttore dell'Unità operativa complessa Patrimonio dell'Asl di Frosinone e in passato direttore anche del Dipartimento Patrimonio InterAsl Frosinone - Latina) e Manuela Mizzoni (in passato dirigente amministrativo dell'Ini "Città Bianca" di Veroli e attualmente direttore generale del Comune di Pastena).

Ci sono anche vecchie conoscenze dell'Asl frusinate come Isabella Mastrobuono che è stata dg dal 2014 al 2017 e, oggi, direttore dell'Unità operativa complessa "Sviluppo dell'assistenza primaria e chronic care" presso l'Azienda sanitaria dell'Alto Adige e referente unico di parte per il Pnrr. C'è Stefano Lorusso che è stato il primo ad aver fatti conti con la gestione della pandemia nell'Asl frusinate e oggi Direttore generale della Programmazione del Ministero della Salute. Nella schiera degli ex, c'è Pierpaola D'Alessandro (direttore generale prima dell'arrivo di Aliquò) che, attualmente ricopre l'incarico di vice direttore generale vicario di Roma Capitale e, nel recente passato è stata vice direttore generale - Salute e Servizi alla persona di Roma Capitale.

Nel lungo novero di nomi da non dimenticare: Patrizia Magrini, già direttore sanitario aziendale e dg facente funzioni, attuale direttore sanitario all'Azienda ospedaliera San Giovanni e, in passato, direttore sanitario dello Spallanzani; Simona Carli già direttore sanitario aziendale a Frosinone, in passato allo Zooprofilattico Lazio-Toscana, e ora direttore del Centro Regionale Sangue della Toscana; Roberto Testa, direttore sanitario aziendale nominato dalla Mastrobuono (andato via con l'arrivo di Macchitella), oggi Direttore Sanitario del Distretto 7 all'Asl Roma 2.

Tanti i nomi eccellenti della sanità laziale e non solo nell'elenco degli idonei. Giusto per citarne qualcuno, ci sono: Renato Botti, che ha un lunghissimo elenco di esperienze professionali anche nel Lazio, oggi direttore generale dell'Istituto Giannini Gaslini di Genova; Fabrizio D'Alba già dg dell'Asl Roma 6 Castelli, attuale dg del Policlinico Umberto I; Angelo Tanese, che è stato fino a pochi mesi fa direttore generale all'Asl Roma 1; Francesco Vaia, Direttore Generale dell'Istituto Nazionale Malattie Infettive "Lazzaro Spallanzani"; Domenico Mantoan, Direttore Generale Agenas (Agenzia Sanità del Ministero della Salute), in passato alla guida della Sanità della Regione Veneto; Daniela Donetti, attuale dg dell'Azienda Ospedaliera Sant'Andrea, già Direttore Amministrativo e poi Generale della Asl di Viterbo; Laura Figorilli, già Direttore Generale Asl di Rieti, attuale Direttore Amministrativo degli Ifo (Istituti Fisioterapici Ospitalieri); Giorgio Casati, in passato direttore generale dell'Asl di Latina, attualmente dg dell'Asl Roma 2.
Un bacino di nomi, quindi, in cui andare a pescare per la nomina, nel prossimo futuro, dei vertici delle istituzioni sanitarie.

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